2009-12-09 15:37:28

L'arcivescovo di Kinshasa condanna le violenze contro i religiosi nel sud Kivu


Ferma condanna per gli atti di violenza subiti da esponenti religiosi nell’aera di Bukavu, capoluogo del Sud-Kivu (nordest della Repubblica Democratica del Congo) è stata espressa stamani da mons. Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo della capitale, Kinshasa. In una conferenza stampa appositamente convocata oggi e ripresa dall'agenzia Misna, il presule si è detto “molto preoccupato” per la situazione nella zona alla luce delle violenze di cui nelle ultime 72 ore sono stati oggetti religiosi locali: l’uccisione di un sacerdote a Kabare, padre Daniel Cizimia, di una religiosa a Murhesa, suor Denisa Kahambo Murahiwra e l’aggressione a mano armata subita dalla congregazione dei missionari barnabiti, e sulla quale per ora non si hanno ancora dettagli. “Stigmatizziamo tali atti di violenza che portano al peggioramento della situazione di sicurezza – ha detto mons. Monsengwo – e chiediamo allo stato congolese e alla Missione Onu nel paese (Monuc) di adottare provvedimenti davvero efficienti per fermare l’escalation di violenza, identificare i colpevoli, consegnarli a una giustizia equa e garantire la protezione delle persone”. Secondo l’arcivescovo, le aggressioni subite dai religiosi sono state “intenzionalmente dirette contro la Chiesa cattolica e la sua missione di pace e di riconciliazione”. Ieri Jean-Claude Kibala, vice-governatore del Sud-Kivu, aveva confermato la morte di suor Denise, uccisa lunedì sera verso le 19.30 quando un gruppo di circa otto individui in divisa si è introdotto nel monastero di ‘Notre Dame de la Clarté’ a Murhesa, 20 chilometri da Bukavu. La religiosa è stata uccisa, con un colpo d’arma da fuoco sparato a distanza ravvicinata di fronte a testimoni nel corridoio dell’edificio. Gli aggressori sono fuggiti senza rubare nulla. Secondo Kibala, lo scopo dei non meglio precisati “assalitori” sarebbe quello di seminare discordia e contrapporre la popolazione all’esercito, alla polizia e alle autorità. (R.P.)







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