Nel giorno in cui si annunciano le prossime elezioni in Iraq, oltre 100 morti a Baghdad
per diversi attentati
È di 112 morti e 500 feriti il pesantissimo bilancio ancora provvisorio di cinque
autobombe fatte esplodere a Baghdad. Si tratta di uno dei più sanguinosi attacchi
dalla caduta del regime di Saddam nel 2003, portato a termine all’indomani dell’approvazione
della nuova legge elettorale e nel giorno in cui il presidente Talabani ha annunciato
la data delle elezioni politiche. Il servizio di Marco Guerra: 00:01:16:94
Cinque
auto bomba esplose in rapida successione colpiscono altrettanti obiettivi a Baghdad.
La dinamica e il bilancio dell’attacco sono gli stessi delle altre carneficine che
hanno scosso il cuore della capitale irachena negli ultimi anni. Nel mirino della
prima esplosione, il quartiere Dora. Poi, nell'arco di pochi minuti, sono avvenute
le altre: un'autobomba è esplosa davanti al Ministero degli Interni; un'altra nei
pressi di un ufficio giudiziario, un'altra ancora nei pressi della storica università
al Mustansiriya. Infine, la quinta esplosione nel distretto commerciale di piazza
al Rusafi. La giornata più sanguinosa degli ultimi tempi arriva non a caso a poco
più di 24 ore dall’accordo faticosamente raggiunto in Parlamento sulla legge che dovrà
essere applicata per le elezioni legislative, fissate per il 6 marzo proprio oggi
dal presidente Talabani. La scena politica vede, infatti, ancora una volta lo scontro
tra la maggioranza sciita e la minoranza sunnita impegnata ad emendare la legge elettorale.
Dal canto loro le autorità militari statunitensi avevano ammonito sulla possibilità
di una nuova ondata di attentati con l'approssimarsi dell'appuntamento con le urne.