Maria, stella per seguire Cristo: così il Papa all’Angelus nella solennità dell'Immacolata
Quando sperimentiamo la nostra fragilità e la suggestione del male, se ci rivolgiamo
a Maria, riceviamo luce e conforto: così il Papa all’Angelus ricorda la Festa dell’Immacolata
annunciando l’omaggio nel pomeriggio a Piazza di Spagna. Il servizio di Fausta
Speranza:
Una delle “più
belle feste della Beata Vergine Maria”: così il Papa definisce la solennità della
Immacolata Concezione della Madre di Gesù. “Cari amici, che gioia immensa
avere per madre Maria Immacolata! Ogni volta che sperimentiamo la nostra fragilità
e la suggestione del male, possiamo rivolgerci a Lei, e il nostro cuore riceve luce
e conforto”. “Anche nelle prove della vita, nelle tempeste
che fanno vacillare la fede e la speranza, - dice il Papa - pensiamo che siamo figli
suoi e che le radici della nostra esistenza affondano nell’infinita grazia di Dio”.
La Chiesa stessa – aggiunge Benedetto XVI – “anche se esposta agli influssi negativi
del mondo, trova sempre in Lei la stella per orientarsi e seguire la rotta indicatale
da Cristo”. E annuncia il sentito appuntamento del pomeriggio: “Maria
è infatti la Madre della Chiesa, come hanno solennemente proclamato il Papa Paolo
VI e il Concilio Vaticano II. Mentre, pertanto, rendiamo grazie a Dio per questo segno
stupendo della sua bontà, affidiamo alla Vergine Immacolata ognuno di noi, le nostre
famiglie e le comunità, tutta la Chiesa e il mondo intero. Lo farò anch’io questo
pomeriggio, secondo la tradizione, ai piedi del monumento a Lei dedicato in Piazza
di Spagna”. Il Papa spiega il significato del titolo “Vergine
Immacolata” facendo riferimento ai testi biblici della liturgia odierna: il capitolo
terzo del Libro della Genesi e il racconto dell’Annunciazione del Vangelo di Luca.
Ricorda che dopo il peccato originale Dio si rivolge al serpente, che rappresenta
Satana, lo maledice e aggiunge una promessa: “Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai
il calcagno”. E spiega che è l’annuncio di una rivincita: “Satana
ai primordi della creazione sembra avere la meglio, ma verrà un figlio di donna che
gli schiaccerà la testa. Così, mediante la stirpe della donna, Dio stesso vincerà.
Quella donna è la Vergine Maria, dalla quale è nato Gesù Cristo che, con il suo sacrificio,
ha sconfitto una volta per sempre l’antico tentatore. Per questo, in tanti dipinti
o statue dell’Immacolata, Ella è rappresentata nell’atto di schiacciare un serpente
sotto il suo piede”. L’Evangelista Luca mostra la Vergine
Maria che riceve l’annuncio del Messaggero celeste e il Papa dice: “Ella
appare come l’umile e autentica figlia d’Israele, vera Sion in cui Dio vuole porre
la sua dimora. E’ il virgulto dal quale deve nascere il Messia, il Re giusto e misericordioso.
Nella semplicità della casa di Nazaret vive il ‘resto’ puro d’Israele, dal quale Dio
vuole far rinascere il suo popolo, come un nuovo albero che stenderà i suoi rami nel
mondo intero, offrendo a tutti gli uomini frutti buoni di salvezza”. “A
differenza di Adamo ed Eva, - afferma Benedetto XVI - Maria rimane obbediente alla
volontà del Signore, con tutta se stessa pronuncia il suo ‘sì’ e si mette pienamente
a disposizione del disegno divino”. “E’ la nuova Eva, - sottolinea - vera ‘madre di
tutti i viventi’, di quanti cioè per la fede in Cristo ricevono la vita eterna”. Dopo
la preghiera mariana, innanzitutto un pensiero alla Pontificia Accademia dell’Immacolata:
“Anche quest’anno, nella ricorrenza odierna, ho la gioia
di salutare la Pontificia Accademia dell’Immacolata, guidata dal cardinale Andrea
Maria Deskur. Caro signor cardinale, cari amici, affido con affetto ciascuno di voi
e la vostra attività alla materna protezione della Vergine Maria”. Poi
“uno speciale pensiero” all’Azione Cattolica Italiana ricordando che oggi, in tante
parrocchie, rinnova il suo impegno nella Chiesa. Il Papa incoraggia in particolare
gli educatori dell’Azione Cattolica Ragazzi, presenti in piazza a conclusione del
loro convegno annuale, “ad essere generosi ed instancabili nell’educare i ragazzi
alla fede e alla testimonianza”. Poi i saluti in varie lingue:
un incoraggiamento in francese a lasciarci accompagnare da Maria nel “cammino di conversione
e nella ricerca di santità”; in inglese l’augurio a tutti di saper seguire l’esempio
di Maria, di essere fiduciosi nella grazia di Dio e di perseguire una vita di santità;
in spagnolo la preghiera a Dio perché ci conceda il dono con l’intercessione della
‘piena di grazia’ di purificarci interiormente nell’Avvento, per accogliere la venuta
di Gesù; in polacco la preghiera che “la Santissima Vergine ci conduca attraverso
la vita sulla via della purezza, dell’umiltà e dell’affidamento a Dio di tutte le
nostre vicende”. Poi il saluto ai pellegrini italiani presenti in Piazza: “Saluto
infine i pellegrini di lingua italiana, in particolare i ragazzi di Imola, con il
Parroco e i catechisti che li hanno preparati alla Cresima, come pure i fedeli e i
cresimandi di Calcinate, e il gruppo di ‘Radio Zeta’ di Caravaggio. A tutti auguro
una buona festa di Maria Immacolata”.