2009-12-06 15:47:46

Al Museo di Hong Kong, la collezione dei ritrovamenti archeologici di padre Maglioni


Da alcune settimane, il Museo di storia di Hong Kong espone la collezione degli artefatti archeologici di padre Raffaele Maglioni, missionario del Pontificio istituto missioni estere (Pime). La mostra, dal titolo “L’archeologo pioniere. La collezione dei ritrovamenti archeologici di padre Maglioni”, dedicata al sacerdote vissuto tra il 1891 e il 1953, durerà fino all’1 febbraio 2010 e permetterà al pubblico di avere una comprensione profonda dei primi lavori archeologici nella zona est del Guangdong, compresi Haifeng e Wuhua (in Cina) e Hong Kong. Secondo gli esperti, il lavoro archeologico del sacerdote italiano getta luce sulla vita dei cinesi nell’antichità e accresce la consapevolezza delle civiltà preistoriche del sud della Cina. Ma soprattutto, mostra il contributo del missionario al progresso della cultura e della scienza cinesi. “Gli archeologi del Guangdong – dice Ray MK Ma, assistente e curatore del settore archeologia del museo – sono pronti a visitare di nuovo i siti dei ritrovamenti. È importante condividere con il pubblico quanto gli studiosi locali apprezzino i lavori di questo missionario negli anni ‘30 e ’50”. Per padre Gianni Criveller, del Pime, è stupefacente vedere quanta esplorazione archeologica il padre Maglioni abbia compiuto, oltre al suo impegno pastorale nella parrocchia di Haifeng. “È un segno di amore e rispetto verso la civiltà cinese – spiega all’agenzia AsiaNews -, per la cultura e il progresso nella conoscenza della storia della Cina antica, e nel campo culturale e scientifico”. Padre Criveller sottolinea che questa è la prima mostra dedicata al missionario-archeologo. La collezione di padre Maglioni è stata donata al governo locale da mons. Lorenzo Bianchi, vescovo di Hong Kong, nel 1955. Alcuni degli artefatti sono stati messi in mostra a Milano negli anni scorsi. (V.V.)







All the contents on this site are copyrighted ©.