Settimana della pace nelle Filippine per promuovere il dialogo tra governo e Fronte
islamico Moro
A Mindanao, nelle Filippine, cristiani e musulmani hanno pregato per la pace. In particolare,
si è pregato per le vittime della strage a Maguindanao e per un accordo definitivo
fra Manila e ribelli islamici. Dal 26 novembre al 2 dicembre Mindanao ha ospitato
diverse iniziative per la “Settimana della pace 2009”. Padre Angel Calvo, missionario
clarettiano e guida dell’associazione Peace Advocates Zamboanga (Paz), sottolinea
ad AsiaNews che la cerimonia di chiusura “ha rinnovato” una “visione” e una “passione
comune” per la pace. C’è il desiderio comune di “portare ai giovani e ai bambini un
sogno di pace e armonia”. Celso L. Lobregat, sindaco di Zamboanga City, aggiunge che
capire le diverse sfaccettature a Mindanao è la chiave per garantire una vera armonia
a livello sociale. “Non dobbiamo solamente rispettarci l’un l’altro – spiega – ma
cercare di capire le rispettive culture e tradizioni”. Prima ancora che cristiani
o musulmani, il sindaco ricorda che “siamo tutti filippini, a prescindere dalla fede
professata”.Durante la Settimana della pace si è pregato per le vittime di Maguindanao,
in cui 57 persone sono state massacrate per una lotta di potere fra clan rivali. I
fedeli hanno anche auspicato un serio cammino verso la pace, alla vigilia dei colloqui
fra Fronte islamico di liberazione Moro e governo filippino in programma l’8 dicembre
in Malaysia. Da 16 mesi le trattative di pace sono in fase di stallo: i ribelli rivendicano
la nascita di una zona autonoma a maggioranza musulmana. Tale richiesta è stata sempre
respinta dal governo filippino. (A.L.)