2009-12-02 15:23:45

Fervono i preparativi nella comunità ebraica di Roma per la visita del Papa alla Sinagoga


Trapelano le prime notizie sui preparativi messi in atto dalla comunità ebraica di Roma per accogliere il 17 gennaio 2010 papa Benedetto XVI in Sinagoga. Nel numero di dicembre di “Pagine ebraiche”, mensile di attualità e cultura dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, si definisce la visita del Papa come un “evento che dovrebbe sancire l’inizio di una nuova stagione nel dialogo tra mondo ebraico e mondo cristiano”. Per “aggiungere un’ulteriore suggestione alla visita, anche dal punto di vista simbolico”, la comunità ebraica di Roma esporrà per la prima volta nel museo ebraico della capitale, nel giorno stesso in cui il Papa visiterà il Portico d’Ottavia, alcuni preziosi pannelli scoperti nell’archivio della Comunità ebraica romana. Si tratta di documenti risalenti al 18° secolo e “il Papa sarà il primo visitatore a poterli ammirare”. Nel Settecento, quando si eleggeva il nuovo Papa, un corteo in festa lo conduceva nel luoghi più significativi della città. Le strade e le piazze venivano abbellite per l’occasione e tutti erano chiamati a partecipare alla gioia della Chiesa, anche gli ebrei. A loro spettava il compito di abbellire l’area che andava dal Colosseo fino all’Arco di Tito. Per dimostrare la loro amicizia, gli ebrei romani si impegnavano confezionando arazzi, vessilli e pannelli – quelli ritrovati negli archivi - abbelliti di preziose miniature. “E’ – commenta l’articolo di “Pagine ebraiche” – particolarmente significativo che questi documenti siano esposti nel giorno in cui Joseph Ratzinger arriverà al ghetto di Roma per alimentare il dialogo tra ebrei e cristiani”. I pannelli finora ritrovati sono 14. Dall’elezione di Pio VII, il corteo papale cambiò percorso e la zona precedentemente riservata agli ebrei non fu più attraversata. Non cessarono tuttavia gli omaggi al pontefice che proseguirono in forma privata. “E’ dunque possibile – conclude l’articolo - che decine di questi addobbi colorati si trovino in qualche archivio o sotterraneo vaticano” e che anche “grazie a questo clima di rinnovata amicizia, a breve emergeranno altre appassionanti sorprese”. (R.P.)







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