Fervono i preparativi nella comunità ebraica di Roma per la visita del Papa alla Sinagoga
Trapelano le prime notizie sui preparativi messi in atto dalla comunità ebraica di
Roma per accogliere il 17 gennaio 2010 papa Benedetto XVI in Sinagoga. Nel numero
di dicembre di “Pagine ebraiche”, mensile di attualità e cultura dell’Unione delle
Comunità ebraiche italiane, si definisce la visita del Papa come un “evento che dovrebbe
sancire l’inizio di una nuova stagione nel dialogo tra mondo ebraico e mondo cristiano”.
Per “aggiungere un’ulteriore suggestione alla visita, anche dal punto di vista simbolico”,
la comunità ebraica di Roma esporrà per la prima volta nel museo ebraico della capitale,
nel giorno stesso in cui il Papa visiterà il Portico d’Ottavia, alcuni preziosi pannelli
scoperti nell’archivio della Comunità ebraica romana. Si tratta di documenti risalenti
al 18° secolo e “il Papa sarà il primo visitatore a poterli ammirare”. Nel Settecento,
quando si eleggeva il nuovo Papa, un corteo in festa lo conduceva nel luoghi più significativi
della città. Le strade e le piazze venivano abbellite per l’occasione e tutti erano
chiamati a partecipare alla gioia della Chiesa, anche gli ebrei. A loro spettava il
compito di abbellire l’area che andava dal Colosseo fino all’Arco di Tito. Per dimostrare
la loro amicizia, gli ebrei romani si impegnavano confezionando arazzi, vessilli e
pannelli – quelli ritrovati negli archivi - abbelliti di preziose miniature. “E’ –
commenta l’articolo di “Pagine ebraiche” – particolarmente significativo che questi
documenti siano esposti nel giorno in cui Joseph Ratzinger arriverà al ghetto di Roma
per alimentare il dialogo tra ebrei e cristiani”. I pannelli finora ritrovati sono
14. Dall’elezione di Pio VII, il corteo papale cambiò percorso e la zona precedentemente
riservata agli ebrei non fu più attraversata. Non cessarono tuttavia gli omaggi al
pontefice che proseguirono in forma privata. “E’ dunque possibile – conclude l’articolo
- che decine di questi addobbi colorati si trovino in qualche archivio o sotterraneo
vaticano” e che anche “grazie a questo clima di rinnovata amicizia, a breve emergeranno
altre appassionanti sorprese”. (R.P.)