2009-12-01 15:12:03

Dubai World annuncia trattative per la ristrutturazione del debito: apertura in rialzo per le Borse europee e Wall Street


Le Borse del Golfo hanno aperto la giornata in forte ribasso per il dodicesimo giorno consecutivo. Intanto, la società degli Emirati Arabi Dubai World è in trattative “costruttive” con le banche per la ristrutturazione del debito di 26 miliardi di dollari. L'annuncio fa segnare dei rialzi nelle Borse europee e a Wall Street. Il processo di ristrutturazione - spiega Dubai World in una nota - “comprenderà diverse fasi, fra le quali la valutazione delle opzioni in campo, come la cessione di beni”. Eventuali dismissioni potrebbero farsi sentire a New York, dove a Dubai World fanno capo importanti proprietà. L'annuncio dell'avvio delle trattative arriva dopo che il governo di Dubai ha fatto sapere che non ha garantito il debito della holding statale, alle prese con passività per 59 miliardi di dollari, ma ha rimandato ai creditori la responsabilità di ristrutturare il debito del colosso in crisi. Luca Collodi ha intervistato Maurizio Dallocchio, docente di Finanza aziendale all’Università Bocconi di Milano:RealAudioMP3

R. - L’origine fondamentale di questo ulteriore momento di crisi è stata l’incapacità dello Stato di Dubai di far fronte ai suoi debiti contratti con una serie di istituzioni internazionali, fra le quali sicuramente importantissime le banche. Ora, il nervo scoperto generato recentemente, negli ultimi 18-24 mesi, da parte della crisi del subprime è ancora molto delicato e l’effetto di contagio - ovvero, sia il fatto che tutti i mercati internazionali reagiscano con paura, sia che mettano in campo delle reazioni anche estreme - è davvero dietro l’angolo. Fa piacere riscontrare che negli ultimi giorni, da venerdì scorso ad oggi, non ci sono state reazioni di vero e proprio panico. Va detto, però, che la dimensione di questa crisi è molto limitata: i 60 miliardi di dollari - cifra che fa impallidire ciascuno di noi - nella dimensione dei mercati finanziari globali è veramente poca cosa. Si pensi che il programma che il governo americano ha messo in campo agli inizi di quest’anno solo per salvare le banche americane si aggirava intorno a qualcosa come 900 miliardi di dollari. In ogni caso, quello che spaventa è che la finanza non ha ancora probabilmente manifestato tutti i suoi veri danni, tutti i danni che sono realmente in capo alle famiglie, alle organizzazioni internazionali, alle imprese: è questo ciò che ci deve far veramente riflettere. L’ingordigia della finanza ha portato adei risultati che ancora oggi non sono stati portati tutti all’incasso e in ogni caso non sono ancora tutti completamente percepiti, trasparenti.
 
D. - La finanza, di fatto, sembra ancora andare senza limiti, si fanno ancora speculazioni a mani basse…
 
R. - Io ho la sensazione che non sia possibile modificare le regole del gioco nel breve periodo. Il sistema si deve prima riprendere e poi lo dobbiamo riformare profondamente.
 
Pakistan: ucciso in un attentato suicida un deputato pakistano
Nella Valle pakistana dello Swat, a Kabal, un attentatore suicida ha ucciso Shamsher Ali Khan, deputato dell'Assemblea della Provincia della frontiera del nord-ovest (Nwfp), assieme al fratello del deputato, ferendo inoltre sette persone. Secondo una prima ricostruzione dell'attacco, l'uomo con indosso un giubbotto imbottito di esplosivo si è lanciato contro l'ingresso della residenza di Khan. L'area di Kabal si trova ad appena un chilometro dalla zona di Imam Dehri, roccaforte del leader dei talebani pakistani, Maulana Fazllullah. Mesi fa le forze di sicurezza interne hanno condotto un’offensiva nello Swat per allontanare i talebani che ne avevano il controllo. Il bilancio è stato di un centinaia di estremisti uccisi e altrettanti arrestati.

Il ministro degli Esteri iraniano condanna la risoluzione dell’Aiea
Il ministro degli Esteri iraniano, Manuchehr Mottaki, è tornato oggi a condannare la risoluzione del programma nucleare di Teheran, approvata venerdì scorso dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), che chiede alla Repubblica islamica di chiudere l'impianto nucleare in via di sviluppo a Fordo, vicino la città di Qom. In risposta, l’Iran ha annunciato di volere costruire dieci nuovi impianti nucleari, esprimendo rincrescimento nei confronti di tutti i Paesi dell'Aiea che hanno votato in favore della risoluzione. La Russia, che finora con la Cina ha frenato prese di posizione troppo dure nei confronti dell'Iran, ha fatto sapere di essere "seriamente preoccupata".

Iran: Teheran conferma arresto dei cinque velisti britannici
Il capo di gabinetto del presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, ha confermato l'arresto dei cinque velisti britannici arrestati nel Golfo con l'accusa di essere entrati con il loro yacht in acque territoriali iraniane. I cinque erano stati intercettati dalla Marina iraniana il 25 novembre scorso, mentre erano a bordo del loro yacht da gara durante una regata dal Barhein a Dubai. L'imbarcazione, dotata di un apparecchio satellitare, potrebbe essere finita "inavvertitamente" in acque iraniane, a causa di un guasto dell'elica. Un comandante delle Guardie della rivoluzione iraniane ha aggiunto che è dovere del corpo d'elite contrapporsi a "forze straniere" nell'area strategica del Golfo. Gli arresti potrebbero acuire le tensioni tra Teheran e Londra: la Gran Bretagna è tra le potenze occidentali coinvolte da tempo in una disputa con l'Iran sulle sue ambizioni nucleari. Ma il ministro degli Esteri britannico, David Miliband, ha detto che i diplomatici britannici sono in stretto contatto con le autorità iraniane e che si augura che la questione venga risolta "rapidamente".

Trasferiti in Italia ed in Francia detenuti di Guantanamo
Sono arrivati in Italia, nella tarda serata di ieri, due tunisini provenienti dal carcere statunitense di Guantanamo, a Cuba. I detenuti sono accusati di terrorismo e l'Italia ne aveva chiesto l'estradizione. Anche in Francia è arrivato oggi un uomo algerino in precedenza detenuto nello stesso campo di prigionia. L'uomo era uno dei cinque cittadini algerini arrestati in Bosnia Herzegovina alla fine del 2001: lo scorso 20 novembre, un giudice federale statunitense ne aveva ordinato la liberazione. Il governo di Parigi tiene a precisare che questa decisione sostiene la disposizione del presidente Obama sulla chiusura del carcere di Guantanamo.

Disoccupazione in Italia a livelli record
Sono oltre due milioni i disoccupati in Italia: è il dato record reso noto oggi dall’Istat. Preoccupa soprattutto la disoccupazione giovanile, che sfiora il 27%. Cifre non meno pesanti anche nell’eurozona: il numero dei senza lavoro cresce soprattutto in Spagna e Lettonia. Per il direttore del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, l’economia è in ripresa, ma è troppo presto per parlare di un’uscita generale. Il servizio di Cecilia Seppia:RealAudioMP3
 
La disoccupazione in Italia sale a livelli record, e il numero dei senza lavoro, per la prima volta dal marzo del 2004, sfonda la soglia dei due milioni. E’ questo il dato allarmante reso noto dall’Istat, che mette in evidenza come alla base di questa brusca impennata ci siano ancora gli effetti della crisi economica. A ottobre di quest’anno, il tasso di disoccupazione è salito all'8% dal 7,8% di settembre, un aumento del 2% che, tradotto, significa 39 mila persone senza lavoro nell’arco di 30 giorni, 236 mila invece se si guarda l’aumento su base annua. Sorprende però una particolarità: dietro l'accelerazione del ritmo di crescita della disoccupazione, e a fronte di un’occupazione per lo più stabile, ci sarebbe - secondo l’Istat - l’aumento della tendenza a cercare lavoro. Dato questo che riguarda prevalentemente l’universo delle donne e quello dei giovani, penalizzati da contratti a progetto o tempo determinato. Laura Sabbadini, direttore centrale Istat:
 
“Noi abbiamo un certo numero di persone che non hanno lavoro. Non tutte sono disoccupate: vengono considerate disoccupate nel momento in cui lo cercano. Questo vuol dire che più persone cercano attivamente lavoro. Si tratta di un dato particolarmente evidente nella componente giovanile. Il tasso di disoccupazione fra i giovani sta crescendo dall’inizio dell’anno, fin da gennaio, e si è attestato al 26,9 per cento, cioè tre volte più elevato di quelloa complessivo. In particolare, quando parliamo di disoccupazione giovanile parlaimo di una fascia tra 15 e 24 anni. Quello che va detto è che la componente giovanile è stata particolarmente colpita dalla crisi, proprio perché era la componente più coinvolta nell’ambito dei contratti a tempo determinato, che hanno visto una diminuzione molto accentuata nei mesi della crisi”.
 
Una conferma alle stime Istat arriva dall’Ufficio statistico europeo, secondo il quale tutti i Paesi dell’area euro su base annua hanno registrato un aumento della disoccupazione. Il tasso più basso di crescita è stato registrato in Germania (dal 7,1% al 7,5%), seguito dall’Austria, mentre quello più alto è in Lettonia (dal 9,1% al 20,9%) e Spagna. Dunque, come afferma il direttore dell’Fmi, Strauss Khann, l'economia mondiale si trova sulla "cuspide della ripresa", ma - specialmente per quanto riguarda le economie avanzate - le stime rimangono altamente incerte e l’occupazione continua a risentirne.
 
All’Onu comincia l’esame del caso Kossovo
La Corte internazionale di Giustizia, che per conto dell'Onu regola le controversie tra Stati, ha cominciato questa mattina all'Aja ad esaminare la legalità della dichiarazione unilaterale di indipendenza del Kosovo dalla Serbia. Il parere della Corte arriverà dopo alcuni mesi. Il Kosovo ha proclamato la propria indipendenza il 17 febbraio del 2008. Ad oggi, sono 63 i Paesi che lo hanno riconosciuto come Stato indipendente. La Serbia si è tuttavia sempre opposta alla secessione ritenendola contraria al diritto internazionale, e per questo ha voluto portare il caso davanti alla Corte internazionale di Giustizia.

Giappone: tassi fermi a 0,1%
Prestiti al tasso dello 0,1% indirizzati alle banche commerciali: sono questi gli interventi previsti per arginare la deflazione, limitare la speculazione sui cambi e frenare la corsa dello yen. Il primo ministro giapponese, Yukio Hatoyama, ha espresso giudizi positivi sui provvedimenti presi dalla Bank of Japan (BoJ) per agevolare ancora di più le condizioni monetarie. “Anche se lieve, la tendenza deflazionistica è in aumento e abbiamo bisogno di rivitalizzare l'economia”, ha commentato.

Rilancio di trattative per un accordo tra Mercosur e UE
I quattro Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) e i due europei (Portogallo e Spagna) aderenti al Vertice iberamericano si sono pronunciati oggi a Estoril, in Portogallo, per un rilancio delle trattative fra il blocco commerciale sudamericano e l'Ue, avviate nel 1999 ma "in sonno" da cinque anni. Dopo una riunione a margine del Vertice iberamericano di Estoril, i sei Paesi si sono pronunciati in una dichiarazione congiunta per una “rapida ripresa dei negoziati” in vista di “un accordo equilibrato e ambizioso fra Ue e Mercosur”. La Spagna ha indicato che considererà il rilancio delle relazioni fra l'Europa e l'America Latina una priorità del suo semestre di presidenza dei 27 dal primo gennaio prossimo.

Berlusconi in Bielorussia: critiche dall’opposizione locale e dall’opposizione italiana
Il premier italiano, Silvio Berlusconi, ha concluso la sua visita in Bielorussia, la prima di un leader occidentale da quasi quindici anni, che ha sollevato le critiche dell'opposizione bielorussa, ma anche di quella italiana. Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, è stato accusato di violazione dei diritti fondamentali e di brogli elettorali. Lo scorso aprile, Lukashenko venne a Roma grazie al fatto che l'Ue, a seguito di alcune aperture, gli aveva sospeso il blocco del visto. Proprio ieri, il parlamento bielorusso ha concesso maggiori libertà ai partiti nelle elezioni. In Italia, il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, si è detto “sbigottito” perché Berlusconi ha parlato dell’apprezzamento per Lukashenko da parte della popolazione e ha chiesto al presidente del Consiglio di riferire in parlamento per spiegare “la nuova linea di politica estera italiana”.

Honduras: i sostenitori di Zelaya manifestano nella capitale
“Il popolo è con te!” hanno gridato centinaia di sostenitori dell'ex presidente di sinistra dell'Honduras, Manuel Zelaya, deposto da un golpe lo scorso giugno, durante un vivace corteo nella capitale dell’Honduras, Tegucigalpa. I manifestanti si sono uniti per protestare contro l'elezione presidenziale di domenica, che giudicano illegittima, sfilando davanti all'ambasciata del Brasile, dove Zelaya si è rifugiato da più di due mesi.

Sri Lanka
Il governo dello Sri Lanka ha autorizzato 128 mila profughi Tamil ad “uscire ed entrare liberamente” dai campi nel nord del Paese dove erano stati raccolti a maggio, alla fine del conflitto con l'Esercito di liberazione delle Tigri Tamil (Ltte). Lo riferiscono i media a Colombo. Secondo le prime informazioni raccolte nei cosiddetti "campi del benessere", dove i Tamil erano in realtà obbligati a risiedere, sotto sorveglianza dell'esercito, in attesa di controlli sulla loro posizione, non vi sono state oggi fughe di massa. Solo in seimila, secondo alcune fonti, sono definitivamente partiti nelle prime ore del via libera, anche perchè molti profughi hanno perso tutto quello che avevano nelle zone dove operava la guerriglia Tamil. Ad un certo punto, il numero dei profughi interni Tamil aveva raggiunto le 250 mila unità. Ogni famiglia che lascerà i campi riceverà generi di prima necessità da parte dell'Unicef e una somma di denaro dal governo, che spera di completare l”'operazione ritorno” dei profughi nelle loro case entro il 31 gennaio. Le difficili condizioni di vita dei profughi interni hanno creato tensioni fra le autorità cingalesi e gli organismi di assistenza internazionali e dell'Onu, al punto che Colombo aveva espulso in settembre il portavoce dell'Unicef, James Elder. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Chiara Pileri)
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 335
 
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