2009-11-30 14:50:04

Il cardinale Tauran: il dialogo interreligioso non è un’opzione ma una necessità


L’Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, è un esempio di società multi-culturale in cui è possibile il dialogo fra le diverse fedi, perché “essere credenti” significa al contempo possedere uno "spirito interreligioso”. È quanto ha affermato il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso, in visita in questi giorni in Indonesia. “Creare un ponte per il dialogo non è un’opzione, ma una necessità”, ha sottolineato il porporato incontrando Marie Elka Pangestu, Ministro del commercio e il cardinale Julius Riyadi Darmaatmadja, arcivescovo di Jakarta. Il cardinale Tauran ha visitato la moschea di Istiqlal a Jakarta, di fronte alla cattedrale cattolica della capitale. A riceverlo c'era Kiai Hajj Syarifuddin Muhammad, imam della moschea, il quale ha ricordato che “l’Istiqlal non è solo la casa dei musulmani, ma di tutti i fedeli delle diverse religioni”. La moschea, aggiunge il leader religioso musulmano, è un simbolo di “dialogo interreligioso” perché a costruirla è stato l’architetto cristiano Frederich Silaban e mutua il proprio nome dalla parola araba che significa “indipendenza”. Il cardinale Tauran – rende noto l’agenzia AsiaNews - ha ringraziato l’imam per la calorosa accoglienza e ha manifestato parole di apprezzamento per l’atmosfera di “amicizia”. “Sembra che non vi sia – ha commentato – una differenza tra i musulmani indonesiani e i concittadini cristiani”. Dai musulmani, ha poi aggiunto il porporato, i cristiani dovrebbero imparare la forte pratica di fede e la disciplina, come le preghiere al mattino presto. (A.L.)







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