Il cardinale Bagnasco: il cristianesimo “non ha mire di conquista o di egemonia”
“Il cristianesimo non ha mire di conquista o di egemonia, ma desidera solo servire
l’uomo e il mondo sull’esempio e con le parole consolanti ed esigenti di Cristo”.
A ribadirlo è stato il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente
della Conferenza episcopale italiana, che oggi verrà premiato a Pistoia in occasione
della Giornata internazionale della pace organizzata dal Centro Studi Donati. “La
via della Chiesa è Cristo”, ha detto il porporato durante l’omelia della messa celebrata
ieri nella cattedrale di Pistoia. “E’ percorrendo la via di Cristo che la Chiesa percorre
la via dell’uomo. Non la politica, l’economia, la finanza, la sociologia o peggio
l’interesse o il potere; solo Cristo è la via della Chiesa e Cristo è la via dell’uomo”.
E’ questa, secondo il presidente della Cei, “la via perché il difficile cammino della
pace diventi realtà”. “La cristologia è la chiave e il fondamento di un’antropologia
autentica”: l’antropologia cristiana – con i suoi valori universali – ha ispirato
cultura e civiltà in tutte le epoche e in ogni luogo, fino ai confini del mondo”.
La Chiesa – ha aggiunto il cardinale Angelo Bagnasco - è cattolica “non solo perché
annuncia il Vangelo a tutti, ma perché rispetta e valorizza ogni cultura e la pone
in dialogo positivo con le altre”. Immette nelle diversità sociali e culturali, nelle
situazioni umane più diverse, “il filo d’oro del Vangelo”. “Il conferimento di questo
premio – ha poi spiegato il porporato commentando il riconoscimento che gli viene
assegnato oggi a Pistoia - va ben oltre la mia modesta persona: riconosce l’instancabile
opera della Chiesa di ieri e di oggi per aprire strade e creare ponti, affinché gli
uomini, i popoli e le nazioni si incontrino e si parlino, si riconoscano fratelli
e, insieme, edifichino la civiltà della verità e dell’amore”. “Il Magistero di Benedetto
XVI, la sua tenace e coraggiosa iniziativa di riconciliazione – ha concluso il porporato
le cui parole sono state riprese dal Sir - sono noti a tutti. Sono un lavorio non
conclamato ma umile e paziente”. (A.L.)