2009-11-28 15:05:59

Russia. Bomba fa deragliare un treno: decine di morti


È stata una bomba la causa del deragliamento del treno passeggeri in viaggio da Mosca a San Pietroburgo, che ha causato almeno 30 morti, 18 dispersi e circa 96 feriti, la metà dei quali in gravi condizioni. Il Comitato investigativo presso la Procura generale ha reso noto il ritrovamento di frammenti di un ordigno della potenza di sette kg di tritolo, attualmente all'esame degli artificieri. Fra le vittime anche Boris Yevstratikov, capo della Rosreserve, la Federal Reserve russa. Si parla di attentato terroristico. Nel 2007, una bomba sulla stessa linea fece deragliare un treno causando 60 feriti.

India - clima
A poco più di una settimana dall’apertura della Conferenza sul clima di Copenaghen, l’India si è detta pronta ad impegnarsi per la riduzione delle emissioni di gas serra, a condizione che si raggiunga un accordo generale “equo”. New Delhi è considerata il quarto inquinatore mondiale dopo Stati Uniti, Cina, e Russia, ed era l’unica grande potenza a non aver ancora formalizzato una posizione ufficiale in vista del vertice delle Nazioni Unite.
  
Svizzera - referendum
Vietare o meno l’edificazione di minareti e l’esportazione di armi: sono i due quesiti, molto diversi tra loro, sui quali sono chiamati a pronunciarsi domani i cittadini svizzeri. La proposta di inserire nella Costituzione elvetica il divieto di costruire minareti è stata presentata dalla destra nazional-conservatrice. La questione delle armi è stata sollevata dal cosiddetto Gruppo per una Svizzera senza esercito. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

 
Secondo gli ultimi sondaggi, i due punti del referendum saranno bocciati, ma bisogna sottolineare che i pareri favorevoli all'iniziativa contro i minareti sono lievemente cresciuti nelle scorse settimane. L'iniziativa contro i minareti è stata lanciata nel 2007, sulla scia delle contestazioni dei progetti di costruzione di un minareto a Wangen (Canton Soletta) e a Langenthal (Canton Berna) da rappresentanti dei due partiti di destra: l'Unione democratica di centro e l'Unione democratica federale. Nel luglio 2008, i promotori hanno depositato l'iniziativa munita di quasi 114 mila firme valide: 100 mila è il minimo necessario per sottoporre un'iniziativa al verdetto popolare. Il governo ed il parlamento hanno fatto campagna contro l'iniziativa. Per essere approvata, la proposta dovrebbe ottenere la doppia maggioranza, dei votanti e dei cantoni.

 
Sulla questione, il nostro collega della redazione francese, Thomas Chabol, ha chiesto una riflessione a mons. Nicolas Betticher, vicario generale della Diocesi di Losanna, Ginevra, Friburgo:

R. - Je penses que le débat aujourd’hui sera autour de la question…
Io credo che il dibattito oggi sarà centrato anzitutto sulla questione della discriminazione e se ne comprende bene il perché. Bisogna anzitutto capire che la proposizione di questa iniziativa è finalizzata a modificare la Carta federale, introducendovi un articolo che discrimina una comunità religiosa o, meglio, discrimina le comunità musulmane nel nostro Paese. Questo è evidentemente e totalmente inaccettabile già dal semplice punto di vista del semplice diritto. Sistematicamente, noi abbiamo ricordato - e i vescovi lo hanno ribadito già dall’inizio di settembre - che non bisogna far subire ai musulmani quello che già i cristiani hanno vissuto nel XIX secolo, cioè impedire la costruzione di un vescovado senza l’autorizzazione del Consiglio federale. A questo riguardo, noi abbiamo impiegato 150 anni per correggere questa ingiustizia e questa discriminazione. Appare, quindi, molto importante oggi farsi guidare dalla storia e non dare inizio nuovamente ad una battaglia che è già stata condotta ormai due secoli fa.

 
Conferenza internazionale per l'Afghanistan
L’attesa Conferenza internazionale sull’Afghanistan si terrà a Londra il 28 gennaio 2010. Lo ha annunciato oggi il premier britannico, Gordon Brown. Per martedì prossimo è invece prevista la presentazione della nuova strategia militare statunitense da parte del presiedente americano Barack Obama.

Afghanistan: presunte violenze in una prigione americana
Due ragazzi afghani di 17 e 15 anni accusano i soldati americani di averli picchiati, fotografati nudi e privati del sonno in una cella d'isolamento di una sezione separata della prigione di Pul-i-Charkhi, in Afghanistan. Il più giovane, Abdul Rashid, ha riferito che gli venivano mostrate immagini pornografiche accanto a una foto di sua madre. Agli ispettori della Croce Rossa è stato negato l'accesso nella struttura, che ha continuato ad essere operativa anche dopo l'ordine esecutivo del presidente Obama di chiudere le prigioni segrete della Cia, ma non quelle delle Special Operations Forces. I due ragazzi sono stati trasferiti in un carcere minorile.

Cina: nuovo incidente in una miniera
Ancora un incidente, il terzo in una settimana, in una miniera cinese. Dieci minatori sono rimasti uccisi dopo un'esplosione, provocata da una fuga di gas, nella miniera di carbone di Zhenxing, nella provincia sud occidentale di Guizhoi. L'incidente è avvenuto mentre 172 persone si trovavano al lavoro. Un altro incidente è avvenuto ieri pomeriggio, nella provincia nord occidentale di Jilin, dove i soccorritori stanno ancora cercando di salvare 17 minatori intrappolati in una miniera allagata. Ma l'incidente più drammatico è avvenuto una settimana fa, quando 108 minatori sono rimasti uccisi nell'esplosione avvenuta in una miniera nella provincia di Heilongjiang.

Cina: aereo cargo si schianta contro hangar
Tre persone sono morte e altre quattro sono rimaste ferite in seguito allo schianto di un aereo cargo MD11 presso l'aeroporto internazionale di Pudong, in Cina. Il velivolo stava preparandosi al decollo quando ha preso fuoco, continuando a muoversi ancora per un chilometro sulla pista prima di schiantarsi contro un hangar. L'aereo cargo, immatricolato nello Zimbabwe, era diretto in Kirghizistan. Dopo l'incidente, le autorità cinesi hanno chiuso l'aeroporto.

Bangladesh: affondato traghetto, morti almeno sette bambini
È di 14 morti, la metà bambini, il bilancio delle vittime del naufragio avvenuto ieri sera nel fiume Tentulia, distretto bengalese di Bhola. Il traghetto “Coco-4” aveva a bordo 2000 passeggeri, il triplo della sua capacità normale. Secondo la stampa bengalese, sull'imbarcazione c'erano numerosi fedeli che si spostavano per le celebrazioni religiose di Eid al-Adha, la festa islamica del sacrificio.

Italia: pillola abortiva
“Una chiarificazione importante, ma i rischi per la donna non scompariranno, non condivideremo mai logiche di morte”. Così, in sintesi, si è espresso Lucio Romano, presidente dell’Associazione Scienza e vita dopo il parere, sulla pillola abortiva RU 486, del ministro della Salute, Maurizio Sacconi. In un documento inviato ieri all’Agenzia italiana del farmaco, si ribadisce che l’intera procedura abortiva va seguita esclusivamente in ospedale e si richiede l’emanazione di nuove linee guida da parte dell’Aifa. Massimiliano Menichetti ha raccolto il commento dello stesso Lucio Romano:RealAudioMP3

 
R. - Certamente doverosa era l’indagine conoscitiva da parte della Commissione igiene e sanità del Senato, così come altrettanto doveroso era l’intervento del ministro Sacconi. E’ una chiarificazione in merito alle criticità e alle incongruenze dell’uso dell’aborto chimico, non solo secondo l’applicazione della legge 194, ma anche per quanto riguarda tutte le perplessità inerenti alla sicurezza delle donne.

 
D. - Il ministro ribadisce che tutto il procedimento dovrà svolgersi in ospedale...

 
R. - Sulla reale applicazione di un regime ordinario, io ho delle grandissime perplessità in merito, perché ritengo che una donna - per quanto possa essere più o meno indotta con consenso informato sull’obbligatorietà di rimanere ricoverata in un regime per l'appunto ordinario - difficilmente rimarrà ricoverata per tre o quattro giorni. Se ne assumerà tutta la responsabilità attraverso la firma di autodimissione. Noi assisteremo così ad un aborto fai-da-te, ad un aborto in casa, ad un aborto nella solitudine.

 
D. - Si attendono ora nuove linee dall’Aifa?

 
R. - Senza dubbio, e soprattutto che siano più specifiche per quanto riguarda il regime di ricovero ordinario. Nella precedente delibera, l’espressione non era molto chiara, molto puntuale per quanto riguardava il tipo di ricovero: si parlava genericamente di un ricovero, ma non veniva specificato se avveniva in regime di day hospital o in regime ordinario.

 
D. - L’utilizzo della RU486 entra in contrasto con la legge 194 sull’aborto. Alcuni parlano di un paradosso: chi prima difendeva la vita, adesso sostiene la legge abortista per impedire la commercializzazione della pillola…

 
R. - E’ opportuno che tutti sappiano che, di fatto, coloro che vogliono la liberalizzazione dell’uso della RU486 in realtà vogliono modificare la legge 194 nella sostanza. Vale a dire anche per quanto riguarda quella minima azione di prevenzione cosiddetta "post-concezionale", molto, molto disattesa da coloro che applicano la 194. Che da parte nostra ci si esprima contro la RU486 non significa certamente che noi siamo a favore dell’aborto e tanto meno a favore dell’aborto chirurgico, ma siamo a favore di una educazione alla vita, alla formazione di un sentimento morale. Siamo a favore della prossimità umana, una vicinanza che significa sollievo sotto il profilo psicologico, economico, con politiche sociali e familiari di aiuto alle donne, che significa quindi una educazione alla vita.

 
Honduras
In Honduras,, oltre 4,6 milioni di elettori saranno chiamati domani all’appuntamento con le urne per le elezioni presidenziali. Tra i candidati non figurano né il deposto capo di Stato Manuel Zelaya, né il presidente ad interim, Roberto Micheletti, insediatosi dopo il golpe dello scorso 28 giugno. Sono cinque i contendenti in lizza: il favorito è Porfirio Lobo, del Partito nazionale. Lo sfidante più accreditato è Elvin Santos del Partito liberale.
 Namibia
Sono stati aperti ieri mattina i seggi per le elezioni politiche e presidenziali in Namibia, che proseguiranno fino a stasera. Si tratta della quarta consultazione dall'indipendenza del Paese dal Sudafrica, nel 1990. L'esito del voto sembra scontato, con la vittoria quasi certa dello Swapo, l'Organizzazione del popolo del Sud Africa Occidentale, da sempre al potere con larghissima maggioranza.

Terremoto in Nuova Zelanda e Indonesia
Un terremoto di magnitudo 6,2 si è verificato nella remota isola di Sumba, nell’Indonesia orientale. L'epicentro del sisma è stato registrato ad una profondità di 30 chilometri, a circa 195 chilometri a sudovest da Waingapu. L'Agenzia di meteorologia e geofisica non ha lanciato l'allarme tsunami. Un altro terremoto di 6.1 è stato registrato a nord della Nuova Zelanda. L'epicentro si è verificato vicino a Raoul Island, un'isola disabitata. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 332

 
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