2009-11-28 15:22:29

Arte e fede: conferenza a Roma sull’iconografia sacra


Ricostruire la figura di San Paolo attraverso l'interpretazione di grandi artisti. E' stato l'intento della conferenza "Arte e fede: San Paolo nell'arte Sacra" promossa ieri sera a Roma dall'Associazione "Iniziative culturali, educative e familiari" (Icef). L'obiettivo è di offrire una lettura approfondita, alla luce della Scrittura, dei dipinti di straordinari maestri per coglierne i significati al di là della bellezza delle immagini. Ma l’arte può essere una strada per la fede? Chiara Pileri ha chiesto al prof. Rodolfo Papa, docente di storia delle teorie estetiche presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Urbaniana:RealAudioMP3

R. – Certamente. E’ uno dei ponti privilegiati da tutta la tradizione cristiana. Si può pervenire all’arte attraverso la fede ma si può anche arrivare alla fede attraverso l’arte.

D. – Possiamo riscontrare una crisi nel linguaggio iconografico?

R. – Più che crisi del linguaggio iconografico c’è una crisi ermeneutica, quella che poi ha evidenziato Sua Santità Benedetto XVI. Il problema è che la lettura dell’immagine, la lettura del dipinto non è così approfondita e di conseguenza anche gli artisti, i fruitori, i lettori non hanno a disposizione delle letture così complete, così compiute, tanto da poter poi riutilizzare l’iconografia tradizionale.

D. – Qual è l’eredità che ci lasciano questi artisti?

R. – Innanzitutto un’eredità di fede perché purtroppo noi siamo abituati ad ascoltare costantemente dalla storia dell’arte che gli artisti sono tutti laici e laicisti. Gli artisti, invece, per lo più sono cattolici, sono artisti che vivono profondamente la fede. L’eredità che ci lasciano è innanzitutto la bellezza da contemplare come ha detto Giovanni Paolo II parlando della cappella Sistina: questa bellezza sconvolgente che ci permette di contemplare l’azione dello spirito santo nella vita dell’uomo.







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