2009-11-27 16:06:00

Uganda: l’integrazione dei rifugiati passa attraverso le lezioni di diritto


Trenta leader di rifugiati provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo, dal Burundi, dall'Eritrea e dall'Etiopia, hanno approfondito la conoscenza dei propri diritti e doveri grazie al workshop organizzato a Kampala, in Uganda, dal Jesuit Refugee Service. L’obiettivo è far condividere questa esperienza con le rispettive comunità di rifugiati e richiedenti asilo al fine di fornire gli strumenti per la loro integrazione nelle società ospitanti. Secondo quanto riferisce Fides, il workshop si è aperto presentando ai partecipanti la teoria e la terminologia della migrazione forzata, dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei rispettivi fondamenti giuridico-legali. Sono state quindi spiegate in dettaglio le varie questioni legate al processo di asilo, alla possibilità di accedere all'educazione, nonché ai servizi di formazione e al mercato del lavoro. Dopo aver risposto a una serie di quesiti specifici, l'avv. Buwa ha fornito ai partecipanti informazioni sulla proprietà di beni mobili e immobili, soffermandosi in particolare sulla legislazione riguardante il titolo di proprietà. Il legale del Refugee Law Project ha illustrato successivamente il ruolo del governo ugandese e dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) in fatto di protezione dei rifugiati. Secondo stime dell'UNHCR, nel maggio di quest'anno in Uganda si trovavano oltre 140 mila tra rifugiati e richiedenti asilo. Gran parte dei rifugiati sono ospitati in undici insediamenti sostenuti dalla stessa UNHCR, tuttavia le politiche liberali ugandesi in fatto di rifugiati consentono a quanti sono autosufficienti di vivere al di fuori delle strutture di accoglienza. È per questo motivo che nella sola Kampala risiedono 20mila tra rifugiati e richiedenti asilo. Il Programma urbano del Jesuit Refugee Service presta fin dal 1988 assistenza a richiedenti asilo e rifugiati che vivono a Kampala in condizioni di vulnerabilità. Nel 2009 il programma si è incentrato su tre obiettivi: aiuti di emergenza, advocacy ed educazione. Più di 1300 rifugiati e richiedenti asilo hanno fin qui ottenuto una qualche forma di assistenza in fatto di sistemazione abitativa, aiuti alimentari, prestazioni sanitarie e trasporti. Il personale JRS costituisce inoltre un punto di riferimento per le vittime di torture e per quanti necessitano di assistenza legale. (M.G.)







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