Appello delle Chiese canadesi in favore dei rifugiati
L’apertura di un tavolo di dialogo sulla questione della protezione dei richiedenti
asilo e dei rifugiati. È quanto chiedono le Chiese cristiane canadesi in una lettera
aperta al Premier Stephen Harper. Nella missiva, firmata anche dal presidente della
Conferenza episcopale canadese mons. Pierre Morissette, vescovo di Saint-Gerôme, gli
esponenti religiosi esprimono forti preoccupazioni per le recenti misure messe in
atto dal Governo, in particolare i nuovi requisiti per ottenere il visto e la chiusura
delle frontiere alle persone provenienti da Paesi con moratorie. A destare preoccupazione
sono anche le recenti dichiarazioni del Ministro della cittadinanza e dell’immigrazione
che ha proposto l’introduzione di un sistema a due velocità per la definizione dello
status di rifugiati. “Queste misure – osserva la lettera – renderebbero il sistema
meno equo e garantirebbe minori tutele ad alcuni richiedenti asilo che (sarebbero
discriminati) in base ai loro Paesi di origine”. I firmatari della lettera ricordano
inoltre che le Chiese e le organizzazioni religiose hanno contribuito al “successo
del programma di patronato dei rifugiati provenienti da tutte le parti del mondo e
di tutte le confessioni religiose”. Tra gli aderenti all’appello il Servizio per i
Migranti e dei Rifugiati dei Gesuiti in Canada e il World Relief Development Fund
della Chiesa anglicana canadese. (L.Z.)