Washington: le istituzioni caritative cattoliche in difesa dei bambini
L’Arcidiocesi di Washington è stata costretta a ritirarsi dalla sua personale collaborazione
con il governo della città, a causa della determinazione dei legislatori di ridefinire
le condizioni per il matrimonio. “I nuovi requisiti posti alle organizzazioni religiose
perché riconoscano i matrimoni omosessuali nelle loro politiche – afferma l'Arcivescovo
Donald Wuerl - potrebbero restringere la nostra capacità di fornire il livello di
servizi che abbiamo ora". Come riportato da Zenit, una norma su “l’uguaglianza del
matrimonio civile” richiederebbe che le istituzioni cattoliche assicurassero gli stessi
benefici agli impiegati che hanno un'unione omosessuale e a quelli con un matrimonio
eterosessuale. Sono in gioco anche gli accreditamenti e/o le licenze delle istituzioni
educative e professionali cattoliche. Helen Alvaré, docente di Diritto alla Catholic
University of America ha commentato che i bambini sono il centro di questa battaglia,
e che il diritto di famiglia è cambiato "arrivando a mettere avanti gli interessi
degli adulti". La giurista ha argomentato che se gli assessori di Washington "si permettessero
di pensare in modo più integrale al benessere dei bambini e delle loro famiglie, questi
stessi consiglieri dovrebbero anche temere di perdere la collaborazione di un organismo
così profondamente impegnato nel benessere dei bambini da essere disposto a essere
giudicato dal tribunale dell'opinione pubblica perché difende i loro interessi". (C.P.)