Ghana: i vescovi denunciano il degrado generale dei costumi nel Paese
Al termine della loro recente plenaria a Yendi, nel Nord del Paese, i vescovi del
Ghana hanno denunciato il progressivo allontanamento della società ghanese dai valori
tradizionali e il conseguente degrado generale dei costumi nel Paese. La sessione
ha avuto come filo conduttore il tema del Sinodo dei Vescovi per l’Africa: “La Chiesa
in Ghana al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. «Voi siete
il sale della terra … Voi siete la luce del mondo» (Mt 5, 13.14). Nel documento finale
– riferisce l’agenzia Apic - la Conferenza episcopale evidenzia la preoccupante diffusione
di fenomeni come la corruzione, la violenza, la pedofilia, l’omosessualità , l’incesto.
Secondo i presuli, all’origine di questo degrado morale vi è la crescente indifferenza
e disprezzo verso la cultura tradizionale ghanese che hanno portato i ghanesi ad allontanarsi
da Dio e quindi dai valori. Durante la sessione sono stati affrontati anche altre
problematiche come la distribuzione dei proventi delle risorse naturali, l’emarginazione
e lo stigma sociale contro le persone accusate di stregoneria e i conflitti inter-etnici
di cui è stato teatro in passato il distretto settentrionale di Yendi. A questo proposito,
pur dicendosi felici delle riassicurazioni dei leader religiosi e politici locali
secondo i quali “tali violenze appartengono ormai al passato”, essi si dicono convinti
che restano ancora diversi ostacoli da superare per consolidare la pace nell’area
e renderla durevole. In particolare, i vescovi ghanesi segnalano la disoccupazione
tra i giovani ed invitano il governo di Accra ad accelerare la messa in opera di programmi
di sviluppo mirati nella regione. “La creazione di posti di lavoro nell’agricoltura
– rilevano – contribuirà a risolvere il problema dei giovani disoccupati che possono
essere facilmente manipolate da persone malintenzionate interessate a riaccendere
le violenze”. (L.Z.)