Congo: migliaia di rifugiati senza assistenza, cibo e acqua
Circa 24mila rifugiati sono giunti recentemente nel nord del Congo-Brazzaville. Stanno
scappando dalle terribili violenze del conflitto che imperversa tra diversi gruppi
nella Repubblica Democratica del Congo. A darne notizia è Medici senza frontiere (Msf)
che sta fornendo assistenza medica di emergenza nella regione di Inpfoudou. “Non c’è
nessuna assistenza per i rifugiati, niente cibo, niente acqua, nessun riparo. Le famiglie
sono sparpagliate lungo il fiume, all’aperto” afferma Salha Issoufou, coordinatore
per l’emergenza di Msf che sollecita altre organizzazioni umanitarie a fornire materiali
di soccorso perché “la popolazione locale sta già dividendo le proprie risorse con
le ondate di rifugiati”. Le agenzie delle Nazioni Unite e le autorità governative
- riferisce l'agenzia Sir - hanno annunciato che distribuiranno aiuti. “Il principale
problema sanitario è la diarrea”, aggiunge Issoufou. “Bevono l’acqua dei fiumi, che
li fa ammalare. C’è anche la malaria, perché lungo il fiume ci sono molte zanzare”.
Msf sta organizzando cliniche mobili in diverse aree dove si sono raccolti i rifugiati
e supporterà l’ospedale di Bétou, dove sono curati i casi più gravi. In molti villaggi
i pozzi hanno bisogno di essere riparati per migliorare l’accesso all’acqua potabile.
Msf sta pensando di distribuire anche teli di plastica, coperte e zanzariere. (R.P.)