Angola: per il presidente dei vescovi "i politici ignorano gli appelli della Chiesa”
“I nostri appelli non sono sempre graditi. Quando facciamo una denuncia, non sempre
riceviamo una risposta soddisfacente” lo ha affermato mons. Gabriel Mbilingue, arcivescovo
di Lubango e neo-eletto presidente della Ceast (Conferenza episcopale di Angola e
Sao Tomé), nella sua prima dichiarazione da presidente della Ceast. Nel suo intervento
mons. Mbilingue ha espresso la forte preoccupazione dei vescovi dell’Angola per la
corruzione e l’occultamento dei gravi problemi del Paese. Secondo il presidente della
Ceast (che è stato eletto dalla Plenaria che si è tenuta a Luanda dal 13 al 20 novembre
scorsi), le prese di posizione della Chiesa sono state spesso accolte con fastidio
dalle autorità. Mons.Mbilingue ha aggiunto che fingere di non vedere i problemi, è
una strategia ricorrente dei politici che governano l'Angola. Ricordando gli appelli
lanciati dai vescovi nel passato, mons. Mbilingue ha sottolineato che “dopo mesi dalla
loro diffusione, tutto è rimasto come prima”. Il presidente della Conferenza episcopale
nota, infine, che “molti politici del nostro Paese sono cristiani” ma hanno dato e
continuano a dare il cattivo esempio su come governare il loro popolo. (R.P.)