2009-11-26 15:05:13

Al parlamento italiano oltre 800 mila firme di cittadini sugli obiettivi mancati del Millennio


820 mila italiani chiedono al governo e al parlamento di rispettare le promesse non ancora mantenute nella lotta contro la povertà e i cambiamenti climatici, a partire dalla Finanziaria 2010, che torna in aula per il dibattito e in vista della Conferenza mondiale sul clima del prossimo dicembre a Copenaghen. Oggi a Montecitorio, nel corso di una conferenza stampa, la consegna simbolica di una targa, segno tangibile della mobilitazione a sostegno degli Obiettivi del Millennio fissati dall’Onu. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

In tutto il mondo sono stati 173 milioni le persone che hanno aderito in 123 Paesi alla Campagna “Stand up. Take action” “Alzati e agisci” perché gli Stati rispettino gli impegni presi nell’Agenda del Millennio. Ma come superare la delusione per aver finora mancato gli obiettivi di sviluppo e recuperare la fiducia verso i Vertici mondiali, come quello recente della Fao a Roma sull’Alimetazione, che si è chiuso con un nulla di fatto, in vista di quello del prossimo dicembre sul clima a Copenaghen. Marta Guglielmetti, coordinatrice della Campagna Onu del Millennio.

 
R. – Il problema è proprio che i politici e soprattutto i governi dei Paesi più ricchi continuano a negare il fatto che si debba accelerare, che si debbano rispettare gli impegni che sono stati presi più volte in sedi internazionali. E’ proprio miope per un politico non vedere come ormai in un mondo globale non si possano risolvere i problemi, come la crisi finanziaria ed economica che sta toccando tutti, senza contemporaneamente lavorare per risolvere i problemi della crisi globale.

 
D. – Un’oligarchia politica sempre più staccata dalle popolazioni. Quale può essere lo strumento di pressione verso la politica di questa accresciuta sensibilità nell’opinione pubblica?

 
R. – Quello che stiamo facendo proprio oggi qui in Parlamento: portare dentro i ‘palazzi’ la voce di questi cittadini è anche la nostra missione, lavorando insieme a quei politici che sono più sensibili, per riuscire a raggiungere qualche risultato. Sappiamo che per quanto riguarda, ad esempio, l’aumento dell’aiuto pubblico allo sviluppo, che interessa la Finanziaria, che in questi giorni i parlamentari stanno discutendo, ci sono diverse persone, sia della maggioranza che dell’opposizione. Non si tratta di una questione di partito perché la lotta alla povertà è veramente trasversale ed è così che deve essere. Dunque, alcuni parlamentari stanno cercando di far rintrodurre in quel testo degli emendamenti. Così come è stato presentato dal governo, il testo è assolutamente inaccettabile perché contiene piuttosto dei tagli. Serve invece un incremento dell’aiuto pubblico allo sviluppo. Uno dei momenti importanti è proprio questo: far avvicinare, tramite anche chi lavora su questi temi nella società civile, la voce dei cittadini alla politica. Spesso, si dice che in Italia c’è questo mancato legame. Lavorare su questi temi – sulla lotta alla povertà e il raggiungimento degli Obiettivi del millennio – può essere uno strumento per riavvicinare il cittadino ai politici e soprattutto al parlamento, che è l’organo principe della volontà dei cittadini.







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