2009-11-25 15:31:13

Un miliardo e mezzo di persone nel mondo senza elettricità


Povertà estrema e impossibilità di accesso all’energia elettrica: è questa la condizione di un miliardo e mezzo di persone nel mondo, l’80 per cento nei Paesi meno sviluppati, molti dei quali appartengono all’area geografica dell’Africa subsahariana. Questi i dati allarmanti del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) diffusi nei giorni scorsi a Parigi. Il rapporto, realizzato in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha preso in esame 140 Paesi in via di sviluppo, 50 dei quali considerati tra i meno avanzati, quelli, cioè, in cui la maggior parte della popolazione vive sotto la soglia di povertà, individuata in meno di due dollari al giorno. La mancanza di energia elettrica è indicata come uno dei maggiori fattori di povertà e sottosviluppo: ne soffre il 74 per cento dei Paesi dell’Africa subsahariana. In particolare, usufruiscono della corrente elettrica meno del 3 per cento degli abitanti di Burundi, Ciad e Liberia; meno del 5 di quelli di Rwanda, Repubblica Centrafricana e Sierra Leone; in Asia, meno del 13 per cento della popolazione di Birmania e Afghanistan. “Per tutti questi Paesi sarà molto difficile conseguire gli obiettivi di sviluppo del millennio”, ha detto Minoro Takata, responsabile del settore Energia e ambiente dell’Unpd. Per centrare l’obiettivo, infatti, servirebbe che un miliardo e 200 milioni di persone in più beneficiassero di energia elettrica e che un miliardo e 900 milioni usassero combustibili moderni. Il rapporto, infatti, conclude che il 45 per cento della popolazione mondiale dipende ancora da combustibili solidi quali biomasse e carbone, che ogni anno, secondo gli esperti, causano circa due milioni di morti per malattie all’apparato respiratorio e tumori. (R.B.)







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