Nel 2009 l’Africa ha superato il miliardo di abitanti: la notizia, rimasta in sordina,
- riferisce l'agenzia Misna - esprime tutta la “vitalità e la buona salute demografica
del continente ricco in capitale umano da mettere al servizio del proprio sviluppo”;
in un editoriale pubblicato dal quotidiano ‘Fasozine’ del Burkina Faso, Serge Mathias
Tomondji elenca i risvolti positivi del dato recentemente diffuso dal ‘Population
Reference Bureau’ di Washington. “A lungo continente sottopopolato, per aver perso
11 milioni di persone durante tre secoli di tratta degli schiavi e per essere stato
decimato da epidemie e fame, l’Africa vive oggi un vero e proprio boom demografico”
scrive Tomondji che aggiunge qualche altro dato: nel 1950 solo un abitante del pianeta
su 10 viveva in Africa; oggi il rapporto è di uno su sette e nel 2050 sarà di uno
a cinque; inoltre, il 43% degli africani sub-sahariani ha meno di 15 anni e in particolare
l’Uganda, con il 56% della popolazione minorenne, è il paese più giovane del mondo.
L’editoriale, intitolato “Un miliardo di africani...e poi?” si sofferma anche sulla
dimensione negativa assunta spesso dall’informazione quando tratta argomenti africani
e individua nel fabbisogno alimentare una delle questioni fondamentali per mettere
alla prova la capacità dell’Africa di provvedere ai bisogni di una popolazione crescente.
Pur essendo, a suo avvico “troppo poco reattiva e facile preda di ladri di ricchezze
e potenzialità”, l’Africa abbonda di energie da capitalizzare, forze da federare,
iniziative da sviluppare tali da farne il continente della creatività e della prosperità
senza aspettarsi miracoli e dollari dall’Occidente”. L’editoriale conclude; “E’ ora
di rimboccarci le maniche per risolvere da soli i nostri mali. Diventiamo dunque ‘afro-realisti’
vincenti”. (R.P.)