Colombia: al via la campagna per combattere la violenza contro le donne
Sotto il patrocinio della Pastorale sociale della chiesa colombiana domani 25 novembre
si apre la Campagna sulla non-violenza contro la donna che ha scelto come motto l’invito
a riflettere sulla “dignità della donna, dono da proteggere, coltivare e promuovere”.
La Sezione vita, giustizia e pace della Pastorale sociale, che opera insieme alla
Caritas locale, spiegando il senso dell’iniziativa ricorda che è fondamentale oggi,
se si desidera affrontare la gravità e vastità del fenomeno, riflettere sui rapporti
strutturali che intercorrono tra le diverse espressioni del potere. Un percorso di
questo tipo può aiutare ad identificare, si precisa, gli archetipo che spesso sostengono
le diverse forme di violenza contro la donna nella vita quotidiana e dunque, quanto
occorre fare per sradicare questi comportamenti affinché si possa liberare il cammino
da ogni ostacolo e arrivare così alla difesa incondizionata della dignità femminile.
Per gli organizzatori dell’evento, che ha ricevuto da più parti numerose adesioni,
è fondamentale oggi che l’educazione dei colombiani, sin dall’infanzia, faccia perno
sul rispetto della vita, sula valore dell’equità e dunque sulla dignità di ogni persona
umana. Solo un’educazione di base cimentata in un orizzonte simile - aggiungono -
può aiutare ha individuare ed offrire strumenti adeguati per una migliore comprensione
ed applicazione della legge 1257 che sancisce norme per garantire a tutte le donne
una vita affrancata da ogni tipo di violenza sia nell’ambito privato sia in quello
pubblico. In Colombia, come in buona parte dell’America Latina, la violenza contro
la donna è una piaga fra le più deleterie. Non solo. In Colombia è un fenomeno addirittura
in aumento negli ultimi anni. I dati statistici, spesso non completi poiché molte
donne non denunciano le violenze che subisco, soprattutto se avvenute all’interno
della famiglia, della casa o del matrimonio, sono preoccupanti anche perché in alcuni
casi, tali condotte finiscono nell’omicidio. Fra le cause principali di questa realtà
va ricordato il cosiddetto “machismo”, condotta quasi teppistica in virtù della quale
il maschio pretende di avere sulla donna potere di vita e di morte. Il 13 maggio
2007, Benedetto XVI nel suo discorso di apertura della V Conferenza generale degli
episcopati dell'America Latina, in Aparecida (Brasile), ricordava: "In alcune famiglie
dell'America Latina persiste ancora sfortunatamente una mentalità maschilista, che
ignora la novità del cristianesimo nel quale è riconosciuta e proclamata l'uguale
dignità e responsabilità della donna rispetto all'uomo”. (A cura di Luis Badilla)