Proposte, preghiere e dibattiti alle Settimane sociali in Francia
Aumentare il sostegno finanziario del 40% ai movimenti solidali, garantire un finanziamento
costante alle nuove forme di solidarietà, creare all’interno delle aziende un codice
etico per la formazione dei nuovi assunti. Sono alcune delle proposte lanciate durante
l’84.ma edizione delle Settimane sociali di Francia (Ssf), conclusasi ieri a Parigi.
“Non si tratta solo di essere avamposti della lotta contro la precarietà – ha detto
Jerom Vignon, presidente di Ssf – ma di contrastare l’aria di questo tempo che dissolve
lo spirito di solidarietà nella società”. Ai margini dei lavori, lo scrittore e giornalista
Bernard Lecomte ha sottolineato al Sir che “i media potrebbero fare molto di più per
raccontare quanto di positivo si riesce a realizzare con iniziative di solidarietà”.
“Oggi – ha aggiunto – i media sembrano più attenti alla tecnica che all’etica e questo
non li rende soggetti propositivi di una cultura della solidarietà”. “La solidarietà
tra generazioni – ha spiegato inoltre Jerom Vignon – deve essere al primo posto e
senza ulteriori ritardi nelle riflessioni e nelle scelte che la cultura, la politica
e l’economia devono compiere perché non ci sia interruzione della comunicazione tra
diverse età”. Il programma delle Settimane Sociali è stato ricco non solo di interventi
e dibattiti. Grande rilevanza è stata data alla preghiera. All’ingresso dei grandi
padiglioni del Parco delle Esposizioni, sede dei lavori, è stata allestita una cappella
dove i fratelli della comunità di Taizé hanno animato la preghiera. Tra le iniziative
ha riscosso particolare successo anche il Forum teatrale: la compagnia “Non abbandoneremo
mai la speranza” ha portato in scena delle situazioni di esclusione sociale tratte
dalla realtà. (A.L.)