2009-11-23 15:35:33

Gli esperti di sicurezza on line mettono in guardia dalle truffe informatiche nel periodo natalizio


Durante il periodo natalizio aumenta il rischio di truffe informatiche. L’obiettivo dei truffatori è di sottrarre non solo denaro agli utenti, ma anche dati personali e informazioni finanziarie. Vengono creati siti e ideate truffe con riferimenti legati al Natale che possono trarre in inganno anche gli utenti più esperti. Negli ultimi due anni sono stati sottratti diversi miliardi di dollari con molteplici tecniche truffaldine. Per cercare di arginare le truffe legate al mondo della rete McAfee, società californiana esperta in tecnologie di sicurezza online, ricorda le più frequenti truffe informatiche utilizzate nel periodo natalizio. Una delle principali consiste nel cosiddetto “phishing di beneficenza”: gli hacker sfruttano la maggiore predisposizione alla generosità inviando e-mail che sembrano provenire da enti di beneficienza. In realtà, si tratta di siti web fasulli creati per appropriarsi di donazioni o delle informazioni delle carte di credito. Il suggerimento degli esperti è di effettuare le donazioni solo attraverso i siti ufficiali delle associazioni prescelte. Un’altra truffa consiste nell’invio di fatture fasulle da parte di servizi di consegna apparentemente legittimi. Si chiedono i dettagli della carta di credito per il riaccredito sul conto. In altri casi viene richiesta la compilazione di un modulo per ricevere il pacco. Al termine della compilazione, vengono carpite le informazioni oppure viene installato automaticamente un virus sul computer. Prima di procedere con la compilazione di un modulo on line è consigliabile verificare l'esattezza dell'indirizzo del sito. Quelli truffaldini, generalmente, abbondano di numeri e lettere. Un altro crimine informatico è legato ai Social Networking. Soprattutto durante il periodo natalizio vengono inviate “nuove richieste di amicizia” che, in realtà, non provengono da siti autorizzati. Cliccare sui link contenuti in queste e-mail può portare all’installazione automatica di virus che consentono agli hacker di sottrarre informazioni personali. E' consigliabile non rispondere a questo tipo di richieste se non si conosce l'identità di chi le ha inviate. Un’altra tecnica utilizzata dai pirati informatici è quella dei biglietti natalizi elettronici: anche in questo caso gli allegati di posta possono nascondere molteplici insidie. Prima di aprire tali allegati è preferibile effettuare una scansione con un apposito programma antivirus. Su Internet si trovano inoltre siti che invitano potenziali acquirenti ad acquistare regali costosi ad un prezzo scontato. L’obiettivo è di spingere a comprare prodotti che poi non verranno consegnati. E’ in aumento anche il furto d’identità online. Mentre gli utenti fanno acquisti e navigano, gli hacker possono spiare la loro attività nel tentativo di rubare informazioni personali. Il consiglio degli esperti, in questo caso, è di non fare mai acquisti online da un computer utilizzando una rete Wi-Fi non protetta. Bisogna prestare attenzione anche ai canti natalizi: una suoneria e uno sfondo a tema natalizio possono infatti contenere virus in grado di infettare il computer. Prima di scaricare il file bisogna essere certi dell’attendibilità del sito che offre tali servizi. Un altro furto che dilaga durante le feste natalizie è quello delle password: gli hacker accedono a dettagli bancari o della carta di credito dei consumatori. E’ consigliabile cambiare frequentemente le password. Una truffa frequente è poi quella dell’invio di e-mail che sembrano arrivare da istituti finanziari. Si chiede di confermare informazioni relative al proprio conto. In realtà il sito è falso. In genere uno spazio web fasullo, pur presentando la stessa grafica, ha un indirizzo simile a quello reale. Controllare l'indirizzo del sito è quindi la prima mossa da compiere per evitare questo tipo di truffa. Un'altra pratica truffaldina è infine quella della richiesta di un "riscatto" in cambio dell’accesso ai propri file. Il truffatore rende illeggibili alcuni file dell’utente chiedendo il pagamento di una somma per consentirne nuovamente l’apertura. In questo caso il consiglio degli esperti è di proteggere i propri file con l’utilizzo di password. (A.L.)







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