Gli esperti di sicurezza on line mettono in guardia dalle truffe informatiche nel
periodo natalizio
Durante il periodo natalizio aumenta il rischio di truffe informatiche. L’obiettivo
dei truffatori è di sottrarre non solo denaro agli utenti, ma anche dati personali
e informazioni finanziarie. Vengono creati siti e ideate truffe con riferimenti legati
al Natale che possono trarre in inganno anche gli utenti più esperti. Negli ultimi
due anni sono stati sottratti diversi miliardi di dollari con molteplici tecniche
truffaldine. Per cercare di arginare le truffe legate al mondo della rete McAfee,
società californiana esperta in tecnologie di sicurezza online, ricorda le più frequenti
truffe informatiche utilizzate nel periodo natalizio. Una delle principali consiste
nel cosiddetto “phishing di beneficenza”: gli hacker sfruttano la maggiore predisposizione
alla generosità inviando e-mail che sembrano provenire da enti di beneficienza. In
realtà, si tratta di siti web fasulli creati per appropriarsi di donazioni o delle
informazioni delle carte di credito. Il suggerimento degli esperti è di effettuare
le donazioni solo attraverso i siti ufficiali delle associazioni prescelte. Un’altra
truffa consiste nell’invio di fatture fasulle da parte di servizi di consegna apparentemente
legittimi. Si chiedono i dettagli della carta di credito per il riaccredito sul conto.
In altri casi viene richiesta la compilazione di un modulo per ricevere il pacco.
Al termine della compilazione, vengono carpite le informazioni oppure viene installato
automaticamente un virus sul computer. Prima di procedere con la compilazione di un
modulo on line è consigliabile verificare l'esattezza dell'indirizzo del sito. Quelli
truffaldini, generalmente, abbondano di numeri e lettere. Un altro crimine informatico
è legato ai Social Networking. Soprattutto durante il periodo natalizio vengono inviate
“nuove richieste di amicizia” che, in realtà, non provengono da siti autorizzati.
Cliccare sui link contenuti in queste e-mail può portare all’installazione automatica
di virus che consentono agli hacker di sottrarre informazioni personali. E' consigliabile
non rispondere a questo tipo di richieste se non si conosce l'identità di chi le ha
inviate. Un’altra tecnica utilizzata dai pirati informatici è quella dei biglietti
natalizi elettronici: anche in questo caso gli allegati di posta possono nascondere
molteplici insidie. Prima di aprire tali allegati è preferibile effettuare una scansione
con un apposito programma antivirus. Su Internet si trovano inoltre siti che invitano
potenziali acquirenti ad acquistare regali costosi ad un prezzo scontato. L’obiettivo
è di spingere a comprare prodotti che poi non verranno consegnati. E’ in aumento anche
il furto d’identità online. Mentre gli utenti fanno acquisti e navigano, gli hacker
possono spiare la loro attività nel tentativo di rubare informazioni personali. Il
consiglio degli esperti, in questo caso, è di non fare mai acquisti online da un computer
utilizzando una rete Wi-Fi non protetta. Bisogna prestare attenzione anche ai canti
natalizi: una suoneria e uno sfondo a tema natalizio possono infatti contenere virus
in grado di infettare il computer. Prima di scaricare il file bisogna essere certi
dell’attendibilità del sito che offre tali servizi. Un altro furto che dilaga durante
le feste natalizie è quello delle password: gli hacker accedono a dettagli bancari
o della carta di credito dei consumatori. E’ consigliabile cambiare frequentemente
le password. Una truffa frequente è poi quella dell’invio di e-mail che sembrano arrivare
da istituti finanziari. Si chiede di confermare informazioni relative al proprio conto.
In realtà il sito è falso. In genere uno spazio web fasullo, pur presentando la stessa
grafica, ha un indirizzo simile a quello reale. Controllare l'indirizzo del sito è
quindi la prima mossa da compiere per evitare questo tipo di truffa. Un'altra pratica
truffaldina è infine quella della richiesta di un "riscatto" in cambio dell’accesso
ai propri file. Il truffatore rende illeggibili alcuni file dell’utente chiedendo
il pagamento di una somma per consentirne nuovamente l’apertura. In questo caso il
consiglio degli esperti è di proteggere i propri file con l’utilizzo di password.
(A.L.)