Sri Lanka: gli sfollati tamil possono tornare a casa
Si aprono le porte dei campi di accoglienza in Sri Lanka. Il governo locale ha comunicato
che, dal prossimo primo dicembre, gli oltre 130 mila sfollati tamil che vivono nelle
tendopoli da quando le truppe governative hanno eliminato i separatisti potranno fare
ritorno nei loro villaggi. Le aree occupate finora saranno completamente chiuse entro
il 31 gennaio 2010. Lo ha annunciato ieri il consigliere presidenziale, Basil Rajapaksa,
aggiungendo che le attuali 25 mila rupie (circa 150 euro) previste per ogni sfollato
saranno raddoppiate a partire dal 15 dicembre. Il governo provvederà poi a fornire,
per sei mesi, alla gente che tornerà in ciò che resta dei villaggi distrutti dalla
guerra civile, generi alimentari di prima necessità, utensili, coperte e medicine.
Tuttavia, secondo l’Organizzazione non governativa italiana Cesvi “molta gente viene
mandata a casa senza nessuna assistenza e senza aiuti umanitari: tutto avviene con
molta confusione. Molte zone del Paese sono ancora minate e queste persone vengono
rimandate indietro in territori molto pericolosi”. L'annuncio del governo di Colombo
arriva dopo che nei giorni scorsi John Holmes, capo della missione umanitaria delle
Nazioni Unite nello Sri Lanka, aveva invitato il governo a consentire quanto prima
alla minoranza tamil di lasciare i campi di accoglienza. (V.V.)