Terra Santa in festa per la Beatificazione di suor Marie-Alphonsine Ghattas. Intervista
con mons. Amato
I fedeli di Terra Santa attendono con trepidazione la Beatificazione, domani mattina,
di suor Marie-Alphonsine Ghattas, fondatrice della Congregazione delle Suore del Santissimo
Rosario di Gerusalemme, unica congregazione sorta nella Terra di Gesù. Nata a Gerusalemme
nel 1843, la nuova Beata, che si prodigò per elevare la condizione femminile in Palestina,
viene definita la “Bernadette Soubirous di Terra Santa”. La Messa con il rito di Beatificazione,
nella Basilica dell’Annunciazione di Nazareth, sarà presieduta dal Patriarca latino
di Gerusalemme, mons. Fouad Twal. A leggere la Lettera apostolica di Beatificazione
sarà l’arcivescovo prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, mons. Angelo
Amato, che, intervistato da Roberto Piermarini, mette l’accento sulla presenza
della Vergine nella vita della nuova Beata:
R. - A partire
dall’epifania del 1874 la vita di suor Marie-Alphonsine fu guidata dalla presenza
mistica della Beata Vergine, che la condusse a poco a poco a gettare le basi della
futura fondazione della Congregazione delle Suore del Rosario. Nel suo diario, conosciuto
solo dopo la sua morte, lei racconta la prima visione del 6 gennaio 1874, durante
la quale Maria le appare in una luce sfolgorante con indosso la corona del rosario.
Questa visione cambiò la sua vita: ogni amarezza d’ora in poi le appariva dolce. La
solitudine le sembrava un paradiso e l’obbedienza diventò il suo unico desiderio.
D.
– Come nasce la nuova Congregazione delle Suore del Rosario?
R.
Suor Marie-Alphonsine non si sentiva in grado di fondare una nuova Congregazione,
sia per non abbandonare le amate consorelle della Congregazione di San Giuseppe, sia
perché si riteneva inadatta a tale compito. Ma nella festa della Madonna del Rosario,
del 7 ottobre 1877, Marie-Alphonsine ebbe un’altra visione. Vide Maria in piedi, sul
tetto di un convento, con quindici finestre con quindici suore, ognuna delle quali
portava il nome di un mistero del Rosario: Maria dell’Annunciazione, … della Visitazione,
… della Nascita… Marie-Alphonsine vedeva se stessa alla decima finestra con il nome
di Maria della Croce. Era la croce della sofferenza sia per l’abbandono della Congregazione
delle Suore di San Giuseppe sia per le fatiche che l’attendevano per fondare un nuovo
istituto. La guarigione della sorella Regina, gravemente ammalata, ottenuta per intercessione
della Beata Vergine, la convinse a dare finalmente inizio alla fondazione. Così, nel
1880, sotto la guida di don Joseph Tannous, le prime sette giovani si riunirono in
una casa. Era un autentico miracolo, dal momento che le famiglie cristiane stesse
ritenevano una follia fondare una congregazione interamente araba.
D.
- Il carisma di suor Marie-Alphonsine, quindi, è essenzialmente mariano?
R.
- La marianità era il fulcro della sua spiritualità. Per le sue visioni mariane è
una specie di “Bernadette Soubirous araba”. La Madonna era il tutto nella vita di
questa figlia prediletta. Suor Marie-Alphonsine irradiava e donava Maria con tutto
il suo essere femminile. È un fenomeno di mistica mariana. Maria era onnipresente
nella sua esistenza. Era per lei la vocazione e la regola vivente della donna e della
consacrata. E poi c’è il Rosario, che le permetteva di associarsi a Mariai: “La recita
del Rosario – soleva dire – allontana da voi ogni male e fa regnare la pace nelle
vostre famiglie e nel mondo intero”. Suor Marie-Alphonsine era consapevole che la
Terra Santa era un immenso santuario, costellato dalle stazioni dei misteri del Rosario:
da Nazareth ad Ain Karem, da Betlemme a Gerusalemme, da Cana al Calvario.
D.
- C’è qualche altro aspetto significativo nella vita di Suor Marie-Alphonsine?
R.
- Suo grande merito fu di aver elevato le condizioni della donna in Palestina, sia
con l’istruzione e l’insegnamento, sia fondando un istituto religioso composto solo
di donne del posto e con lo scopo dell’insegnamento religioso, per vincere l’analfabetismo
delle donne. Non è esagerato affermare che, mediante l’esempio e l’opera di suor Marie-Alphonsine,
la Vergine abbia restituito alle donne della Terra Santa la dignità e la nobiltà che
spetta loro nel piano di Dio.
D. - Qual è il legame
tra suor Marie-Alphonsine e la Terra Santa?
R. -
La santità di Madre Marie-Alphonsine mostra il radicamento esistenziale del Vangelo
nella terra di Gesù e di Maria. La Congregazione da lei fodata è, nella Chiesa, la
prima e finora l’unica congregazione sorta in Terra Santa. Madre Marie-Alphonsine
aveva un amore speciale per la sua terra, la terra benedetta di Gesù e di Maria. La
Sacra Famiglia di Nazareth costituiva per lei la sua famiglia, e Maria era la sua
mamma celeste. La Beatificazione di Madre Marie-Alphonsine è, dunque, di particolare
conforto per la comunità cattolica in Terra Santa.