2009-11-21 11:20:23

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


In questa 34.ma e ultima Domenica del Tempo Ordinario, la Chiesa celebra Gesù Cristo, Re dell’Universo. La liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui Pilato domanda a Gesù: «Dunque tu sei re?». Gesù risponde:

«Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Dogmatica alla Pontificia Università Lateranense:RealAudioMP3

“La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1, 5), non l’hanno potuta oscurare circuendola da tutti i lati.
 
E’ dentro un intrico di menzogne che la verità di Gesù Cristo giace quasi vinta e piegata. E la menzogna trae la sua forza da una parte di realtà che essa sempre contiene.
 
Il motivo della condanna di Gesù da parte del Sinedrio era il suo essersi dichiarato “Figlio di Dio” e non “re dei Giudei”. Ma per motivare il magistrato romano si doveva inventare un altro capo d’accusa e la menzogna vide che quello di “re dei Giudei” era adatto all’occasione.
 
Sulla base di questa prima menzogna i soldati inscenarono la seconda, la burla, vestendo Gesù di porpora e cingendo il Suo capo di una corona di spine.
 
Dalla falsità si passa allo scherno, dallo scherno alla violenza fisica e da questa all’omicidio. Così la menzogna va ad abbracciare la sua sorella: la morte.
 
Ma dentro questo intreccio di menzogne è presente la Verità: “Io sono Re!”. “Chiunque è dalla verità ascolta la mia voce”.
 
L’evidenza della verità è disarmata, non ha bisogno di urla e neppure di apparati militari. Essa brilla di luce propria. Proprio per questo l’unico modo per contrastarla è farla fuori.
 
“Tuo è il Regno”: dice la Chiesa. Ma il Regno glieLo ha dato il Padre. Perciò il Figlio non ha necessità di difenderlo per affermarlo. A Lui è sufficiente rendere testimonianza alla verità. Il resto lo farà il Padre. D’altronde, alla fine, Egli riconsegnerà il Regno al Padre e la mascheratura pluristratificata della menzogna svanirà nel nulla e “Dio sarà tutto in tutti” (1Cor 15, 28). “Venga il Tuo Regno!”, diciamo al Padre.







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