Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica
In questa 34.ma e ultima Domenica del Tempo Ordinario, la Chiesa celebra Gesù Cristo,
Re dell’Universo. La liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui Pilato domanda
a Gesù: «Dunque tu sei re?». Gesù risponde:
«Tu lo dici: io sono re. Per
questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla
verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
Su questo brano
del Vangelo, ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente
di Dogmatica alla Pontificia Università Lateranense:
“La luce
splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1, 5), non l’hanno potuta
oscurare circuendola da tutti i lati. E’ dentro un intrico di
menzogne che la verità di Gesù Cristo giace quasi vinta e piegata. E la menzogna trae
la sua forza da una parte di realtà che essa sempre contiene. Il
motivo della condanna di Gesù da parte del Sinedrio era il suo essersi dichiarato
“Figlio di Dio” e non “re dei Giudei”. Ma per motivare il magistrato romano si doveva
inventare un altro capo d’accusa e la menzogna vide che quello di “re dei Giudei”
era adatto all’occasione. Sulla base di questa prima menzogna
i soldati inscenarono la seconda, la burla, vestendo Gesù di porpora e cingendo il
Suo capo di una corona di spine. Dalla falsità si passa allo
scherno, dallo scherno alla violenza fisica e da questa all’omicidio. Così la menzogna
va ad abbracciare la sua sorella: la morte. Ma dentro questo
intreccio di menzogne è presente la Verità: “Io sono Re!”. “Chiunque è dalla verità
ascolta la mia voce”. L’evidenza della verità è disarmata, non
ha bisogno di urla e neppure di apparati militari. Essa brilla di luce propria. Proprio
per questo l’unico modo per contrastarla è farla fuori. “Tuo
è il Regno”: dice la Chiesa. Ma il Regno glieLo ha dato il Padre. Perciò il Figlio
non ha necessità di difenderlo per affermarlo. A Lui è sufficiente rendere testimonianza
alla verità. Il resto lo farà il Padre. D’altronde, alla fine, Egli riconsegnerà il
Regno al Padre e la mascheratura pluristratificata della menzogna svanirà nel nulla
e “Dio sarà tutto in tutti” (1Cor 15, 28). “Venga il Tuo Regno!”, diciamo al Padre.