2009-11-21 17:30:30

Elezioni presidenziali in Romania


Elezioni presidenziali, domani, in Romania, tre anni dopo l'ingresso nell'Ue del primo gennaio 2007. Circa 18,3 milioni di romeni sono chiamati a eleggere, scegliendo tra 12 candidati, il nuovo capo dello Stato per i prossimi cinque anni. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3  
Clima di instabilità politica e recessione economica. La prima scommessa sarà porre fine alla crisi politica del Paese, guidato da circa due mesi da un governo di minoranza dei democratico-liberali, sfiduciato dal Parlamento lo scorso ottobre. Dopo nove anni di crescita economica continua, nel 2009 la recessione ha portato la disoccupazione al 7,1% e una contrazione economica stimata all'8% per fine anno. Il governo di Bucarest ha concordato un prestito di circa 20 miliardi di Euro con il Fondo monetario internazionale (Fmi), Commissione europea, Banca mondiale e Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). Ma restano problemi di fondo: la corruzione e la mancanza di riforme strutturali. Secondo la classifica 2009 di "Transparency International", presentata nei giorni scorsi, la Romania è il più corrotto degli Stati Ue, principalmente a causa della crisi del sistema giudiziario. Il presidente uscente Traian Basescu, che corre ora per un secondo mandato, aveva vinto le elezioni del 2004 usando come cavallo di battaglia la lotta al “sistema scellerato”, come definiva la corruzione. Alcuni ritengono che in questi anni sia rimasto egli stesso vittima della corruzione. Qualcuno denuncia campagne denigratorie nei suoi confronti da parte di gruppi di media privati: a dare fastidio sarebbero state le scelte di Basescu di condannare il comunismo e di aprire gli archivi della Securitate, l'ex polizia politica del regime. In ogni caso, a sfidarlo ci sono il socialdemocratico Mircea Geoana e il candidato liberale Crin Antonescu.







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