Il Consiglio mondiale delle Chiese: Israele fermi i nuovi insediamenti
Israele revochi la decisione di ampliare i propri insediamenti. E’ quanto chiede il
Consiglio mondiale delle Chiese, invocando anche una mobilitazione generale per opporsi
alla costruzione, da parte di Israele, di 900 nuove unità abitative nella colonia
di Gilo, nella zona palestinese ad est di Gerusalemme. Il segretario generale del
Consiglio mondiale delle Chiese, Samuel Kobia, ha esortato le organizzazioni collegate
al Consiglio “ad agire con decisione” per “far revocare la decisione del governo israeliano
e il suo programma di insediamenti”. In una dichiarazione pubblica – rende noto il
Sir - Samuel Kobia ha espresso “grande delusione” per la decisione. Ha anche ribadito
la propria “ferma condanna”: questa decisione – ha detto Kobia - ostacolerà i tentativi
in corso per riavviare il negoziati di pace. Ricordando un’analoga posizione assunta
dal Comitato centrale del Consiglio mondiale delle Chiese dello scorso settembre,
Kobia ha avvertito che "se gli insediamenti continueranno ad espandersi e a proliferare,
i negoziati si complicheranno e potrebbero distruggere ogni possibilità di pace".
“Le persone di coscienza e di buona volontà di tutto il mondo – ha concluso - chiedono
al governo di Israele di adoperarsi per la risoluzione di un conflitto interminabile".
(A.L.)