Ballottaggio presidenziale in Uruguay: la Chiesa chiede un confronto leale e sereno
Mons. Luis del Castillo Estrada, vescovo emerito di Melo, segretario della Conferenza
episcopale dell’Uruguay ha chiesto ai due candidati al ballottaggio presidenziale
del 29 di novembre di “evitare in ogni modo di combattersi come titani sul ring e
di fare invece tutto il possibile per gettare le basi di una Paese capace di costruire
la pace, la solidarietà e la fratellanza”. Il presule faceva riferimento ad alcune
polemiche piuttosto aspre tra i due politici in lizza: José Pepe Mujica (candidato
del “Frente Amplio”), che nel primo turno ha ottenuto il 49 % dei voti circa e Luis
Lacalle (candidato del “Partido Nacional o Blanco”), che si è fermato a poco meno
del 30%. Mons. Luis del Castillo Estrada, parlando con i giornalisti dell’emittente
“Del Sol” ha ribadito molti degli orientamenti della Conferenza episcopale riguardo
questa campagna elettorale e ancora una volta ha chiesto ai partiti e più in generale
ai politici di agire in questa tappa finale “con rispetto per favorire così l’arricchimento
reciproco“ . “Vogliamo continuare nella costruzione di un Paese in pace dove siano
rispettate le differenze, poiché ciò corrisponde alla pluralità di modi di pensare
che caratterizza la nostra nazione”, ha rilevato il presule. Poi, sempre in linea
con quanto hanno già detto i vescovi recentemente, il prelato ha osservato che “esiste
preoccupazione fra i cittadini di fronte a molti problemi e perciò ora tutti attendono
soluzioni adeguate, raggiunte con il consenso e il dialogo”. D’altra parte il segretario
dell’episcopato uruguayano ha ricordato che la Chiesa non si sottrae al dovere di
contribuire sempre al rafforzamento del dialogo e della ricerca negoziata di buone
soluzioni. “In questo percorso, ha concluso, non siamo soli. Sono molti gli attori
della società civile che condividono questa prospettiva. Spesso non sono protagonisti
che si esprimono tramite le organizzazioni politiche, ma sono forze ugualmente forze
portatrici del medesimo desiderio di dialogo e incontro”. (L.B.)