Italia: messaggio dei vescovi sull'insegnamento della religione cattolica
“Con l’insegnamento della religione cattolica”, la Chiesa che è in Italia “propone
all’interno dell’offerta formativa l’orizzonte di valori provenienti dal ricco patrimonio
del cristianesimo, che segna profondamente la cultura occidentale, declinandosi” nel
nostro Paese “soprattutto nella forma cattolica”. È quanto si legge nel messaggio
della presidenza della Conferenza episcopale italiana in vista della scelta di avvalersi
dell’insegnamento della religione cattolica (Irc) nell’anno scolastico 2010-2011.
La Chiesa, affermano i vescovi, “consapevole che la scuola è luogo imprescindibile
di formazione della persona”, si fa “compagna di viaggio dei genitori, dei docenti
e degli studenti, cooperando – nelle modalità che le sono proprie – all’educazione
integrale delle giovani generazioni”. Secondo la Cei, “i grandi valori universali
della dignità della persona, della pace e della giustizia, le molteplici espressioni
dell’arte, della musica e della letteratura” costituiscono “la trama organica della
nostra civiltà e resterebbero incomprensibili, se disancorati dalla radice cristiana
che li ha generati e dalla figura e dall’opera di Gesù Cristo, che ne è il fondamento”.
Di qui le parole del Papa ai partecipanti all’incontro degli Idr nello scorso aprile:
“grazie all’insegnamento della religione cattolica, la scuola e la società si arricchiscono
di veri laboratori di cultura e di umanità”. “L’insegnamento della religione cattolica”
si legge ancora nel messaggio dei vescovi ripreso dall'agenzia Sir, è una “preziosa
opportunità culturale che consente anche di confrontarsi con maggiore consapevolezza
con altre realtà culturali e religiose presenti oggi nelle nostre città. Esso contribuisce
a caratterizzare la scuola come occasione di formazione umana e civile, intessuta
nelle dimensioni dello spirito e dell’esperienza religiosa”. L’Irc “come disciplina
scolastica specifica, muovendo dai grandi interrogativi esistenziali e dal patrimonio
storico della cultura italiana – osserva la Cei -, promuove infatti la riflessione
sul senso ultimo della vita e apre al confronto con le altre istanze religiose, facendo
conoscere l’originalità della risposta religiosa cristiana, senza precludersi al confronto
con altri sistemi di significato”. Di ciò è prova “anche l’alto livello di adesione
da parte di famiglie e studenti provenienti da altri paesi e culture”. Nel 2009 l’insegnamento
della religione cattolica è stato scelto dal 91% delle famiglie e degli alunni della
scuola pubblica. Il dato sale al 91,7 %, se si tiene conto anche di quanti frequentano
scuole di ispirazione cattolica. (R.P.)