Continua il contributo della Chiesa francese al dibattito sulla riforma della legge
sulla bioetica
In vista dell’approvazione nel 2010 della nuova legge sulla bioetica in Francia, la
Conferenza episcopale francese ha pubblicato un nuovo volume sui temi oggetto di dibattito
per la revisione legislativa. Il volume, preparato dall’apposito Gruppo di lavoro
dei vescovi, si intitola "Bioetica, domande per un discernimento" e approfondisce
i temi affrontati nel precedente volume "Bioetica, proposta per un dialogo", pubblicato
lo scorso febbraio in occasione del lancio dei cosiddetti Stati Generali della bioetica
convocati dal governo Sarkozy in vista della riforma. Esso richiama in particolare
l’attenzione su alcuni punti emersi dal rapporto finale degli Stati Generali, uscito
a luglio, e dallo studio presentato lo scorso mese di maggio dal Consiglio di Stato
francese. Vengono così analizzati il significato e le implicazioni etiche di nuove
espressioni come, ad esempio, “progetto parentale”, “desiderio di maternità” e “omogenitorialità”.
L’opera è suddivisa divisa in sei capitoli intitolati "La dignità umana e la legge
civile "; "La ricerca sugli embrioni e sulle cellule staminali"; "Prelievi e trapianti
di organi, tessuti e cellule"; “La procreazione medicalmente assistita e l’anonimato
del dono";" Una eventuale normativa sulla maternità in affitto?” ;"La medicina predittiva
";" Il ricorso alla diagnosi prenatale e alla diagnosi reimpianto”. L’obiettivo è
di dare un ulteriore contributo al dibattito su una materia così complessa, nella
convinzione - scrivono gli autori - che non “possiamo rinunciare a valori etici, che
essendo fondati sulla ragione umana, sono comuni a tutti”. A causa dei costanti progressi
della scienza e delle mutevoli istanze della società ad essi legate, la legge sulla
bioetica in Francia viene rivista ogni cinque anni. Per la prima volta quest’anno
il governo di Parigi ha deciso di coinvolgere la società civile prima di avviare l’iter
parlamentare della riforma, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere la massima condivisione
possibile. Dalle conclusioni degli Stati Generali della Bioetica e del Consiglio di
Stato prenderà corpo il nucleo del progetto della nuova legge che l’Esecutivo presenterà
al Parlamento entro la fine del 2009. (L.Z.)