Cattolici indonesiani in aiuto di contadini e operai
In Indonesia la classe contadina e gli operai sono ai margini della società, perché
non hanno alcun “peso politico”. Gli agricoltori, oltretutto, hanno visto ridursi
progressivamente le aree coltivabili a causa della massiccia industrializzazione del
Paese. “I problemi della vita quotidiana si fanno sempre più gravi – sottolinea padre
Winangun all'agenzia AsiaNews – perché il prezzo del grano al mercato è molto basso,
ma il costo delle sementi cresce in maniera vertiginosa”. Condividere tutti questi
problemi, rafforzare il senso di solidarietà, cercare soluzioni comuni per la tutela
dei diritti e il miglioramento della qualità di vita, sono stati gli obiettivi di
una due giorni di lavori promossa da un’organizzazione cattolica indonesiana, che
ha riunito 45 agricoltori e operai a Salatiga, cittadina dello Java Centrale. “Migliorare
la morale dei contadini è la nostra missione” spiega padre John Wartaya Winangun,
direttore di Kptt, organizzazione fondata nel 1964 dal gesuita olandese padre Callens.
All’incontro hanno partecipato contadini e operai provenienti da Jakarta, dallo Java
Centrale e da East Java. Padre Winangun spiega che i presenti hanno “condiviso esperienze
e problemi”, cercando di trovare soluzioni comuni per “migliorare la qualità di vita”.
È “essenziale” creare una rete a sostegno dei lavoratori, continua il sacerdote, per
“promuovere i loro prodotti” e scambiare “opinioni e punti di vista”. Gli agricoltori
devono affrontare sfide comuni: paghe misere, un piano di reinserimento nel mondo
del lavoro poco chiaro, un sistema produttivo sempre più spesso appaltato a imprese
esterne, a discapito della piccola produzione locale. Rafforzare il senso di solidarietà,
conclude il direttore di Kptt, e affidare ai contadini stessi il compito di sviluppare
l’agricoltura del Paese va di pari passo con un miglioramento della loro qualità di
vita. (R.P.)