Terra Santa: un centro pastorale per frenare l'esodo dei cristiani
Per guarire le ferite generate dalla divisione religiosa in Terra Santa e fermare
l'esodo dei cristiani dalla regione, si è pensato di realizzare il Centro pastorale
diocesano maronita del Buon Pastore, un edificio di quattro piani in costruzione sul
Monte Carmelo, nel nord di Israele. Il Centro, che ospiterà ritiri, conferenze, servizi
di assistenza e riunioni per i giovani di varie religioni, dovrebbe essere inaugurato
alla fine del 2011. L'arcivescovo maronita Paul Sayah di Haifa e della Terra Santa
– rende noto l’agenzia Zenit - ha affermato che l'obiettivo principale del progetto
è di aiutare a rinnovare la fiducia dei maroniti e degli altri cristiani dissuadendoli
dall'emigrazione. “Dobbiamo essere certi – ha aggiunto – che i cristiani sentano
di avere un ruolo da giocare e le opportunità di ottenere una formazione educativa
e spirituale”. Il complesso ha ricevuto un forte sostegno da parte dei drusi, un gruppo
religioso derivato dall'islam che rappresenta la maggior parte della popolazione di
Isfya, il villaggio in cui è in costruzione. Molti leader drusi della zona hanno anche
firmato un documento per supportare il progetto. In questo contesto, l'iniziativa
vuole anche promuovere le relazioni tra drusi e cristiani, che avevano raggiunto un
punto di crisi nel febbraio del 2005 a Mughar, sempre nel nord di Israele. Nel 2005
una disputa nella città ha portato i drusi ad una reazione violenta che ha costretto
metà della popolazione cristiana a fuggire. I maroniti sono una delle più piccole
comunità cattoliche della regione. Secondo dati diffusi nel maggio scorso dall'arcivescovo
Fouad Twal, Patriarca latino di Gerusalemme, i cristiani in Palestina sono meno di
50.000. (A.L)