Preparativi nel Kosovo per il centenario della nascita di Madre Teresa
Celebrazioni religiose, simposi, progetti con le scuole e manifestazioni con esponeti
del mondo della cultura. È ricchissimo il calendario delle celebrazioni in programma
per tutto il 2010 in Kosovo per il centenario della nascita di Madre Teresa. La devozione
nei confronti della beata di origine albanese è particolarmente sentita fra gli oltre
due milioni di abitanti della giovane repubblica balcanica che ha dichiarato unilateralmente
la propria indipendenza dalla Serbia il 17 febbraio del 2008. Questo nonostante i
cattolici rappresentino una minoranza nel mondo albanese: circa il 5% della popolazione,
al 90% musulmana. “Mercoledì scorso a Pristina – racconta al Sir don Lush Gjergji
biografo di Madre Teresa - si è riunito per la prima volta il Consiglio nazionale
del Kosovo che avrà il compito di organizzare le celebrazioni di questo anniversario”.
All’incontro nel palazzo del ministero della Cultura erano presenti il ministro, Valton
Beqiri, il rappresentante della presidenza, Xhavit Beqiri, Ali Podrimjia, dell’Accademia
delle Scienze ed Arte del Kosovo, Jusuf Bajraktari, dell’Istituto della Storia del
Kosovo e lo stesso don Lush Gjergji, in rappresentanza della Chiesa del Kosovo. “L’obiettivo
– spiega don Gjergji – è quello di creare tramite la riscoperta della vita e delle
opere di Madre Teresa quella cultura della vita e quella civiltà dell’amore che costituisce
il presupposto fondamentale per la libertà vera, duratura e giusta per tutti”. Madre
Teresa, il cui nome all’anagrafe è Gonxha Bojaxhiu, nacque il 26 agosto del 1910 a
Skopjie, oggi capitale dell’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia ma allora parte dell’Impero
Ottomano. I suoi genitori di etnia albanese erano originari del vicino Kosovo terra
che la giovane visitò spesso nella sua giovinezza. Particolarmente forte era il suo
legame con il santuario mariano di Letnica al confine tra Kosovo e Macedonia. (M.G.)