Il presidente americano, Barack Obama, ha concluso la sua visita in Cina e da Pechino
ha raggiunto la capitale sudcoreana Seul, ultima tappa del suo tour in Asia. Dalla
stampa cinese sono emersi commenti positivi, mentre si guarda ai temi da affrontare
con la Corea del Sud. Il servizio di Fausta Speranza:
È fitta l'agenda
degli incontri di Obama a Seul, ma il programma ufficiale entra nel vivo domani. Sul
tavolo ci sono gli accordi commerciali tra i due Paesi (ad esempio, le importazioni
di carne Usa) e, soprattutto, la questione nucleare della Corea del Nord. Seul vorrebbe
l’appoggio di Obama alla sua strategia per il programma di disarmo di Pyongyang: strategia
presentata in settembre, che prevede il totale abbandono dei piani atomici in “un
solo passaggio”. In evidenza, poi, l'Fta, l'accordo di libero scambio bilaterale fortemente
voluto da George W. Bush, ma in negoziazione da anni. Su questo pesano, in particolare,
le preoccupazioni del settore americano dell'auto, che teme forti ripercussioni. Seul
è l’ultima tappa della visita del capo della Casa Bianca in Asia, cominciata in Giappone
e proseguita a Singapore e in Cina. Il congedo di Obama di poche ore fa a Pechino
è stato accompagnato da espressioni di soddisfazione: l’agenzia ufficiale Nuova Cina
ha parlato di un momento di evoluzione positiva” nella “percezione della Cina da parte
del mondo occidentale”. In particolare, è stata apprezzata la dichiarazione del presidente
Usa ai giovani: gli Stati Uniti non vogliono contenere l'emergere della Cina, piuttosto
le danno il benvenuto come membro forte e ricco della comunità delle nazioni. Ha colpito
poi tutti il momento di riflessione solitaria che Obama si è ritagliato sulla Grande
Muraglia, in seguito al quale ha dichiarato: la grandezza della storia ricorda che
il tempo sulla terra non è eterno e che dunque dobbiamo farne buon uso.