Dialogo e rispetto dei diritti umani al centro del colloquio tra il Papa e il presidente
del Burundi
Ieri pomeriggio, nel Palazzo Apostolico, Benedetto XVI ha ricevuto il presidente del
Burundi Pierre Nkurunziza, che poi ha avuto un colloquio con il cardinale segretario
di Stato Tarcisio Bertone e l’arcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti
con gli Stati. “Negli incontri svoltisi in un’atmosfera di cordialità – afferma un
comunicato della Sala Stampa vaticana - sono stati toccati argomenti di comune interesse
come l’importanza del dialogo e il rispetto dei diritti umani quali elementi fondamentali
per costruire una società solida e orientata al benessere di tutti i suoi membri.
E’ stato ribadito l’impegno della Chiesa a offrire il suo contributo allo sviluppo
integrale della Nazione burundese, in campo spirituale, come in campo educativo, sanitario
e socio-umanitario. A tale scopo è stato auspicato un Accordo Quadro che definisca
e garantisca lo statuto giuridico della Chiesa e la sua attività nel Paese”.
Il
presidente del Burundi ha partecipato ieri ad una conferenza stampa presso la sede
della Comunità di Sant’Egidio a Roma, durante la quale ha descritto la situazione
del suo Paese e il processo di ricostruzione in questi quattro anni di democrazia,
dopo 20 anni di guerre civili. Per noi c’era Salvatore Sabatino: Un
Paese divenuto modello di pace per l’Africa, ma che fronteggia problemi quotidiani
quali la fame, la povertà, l’analfabetismo: il Burundi vive una stagione nuova, fatta
di voglia di riconciliazione, dopo anni in cui la guerra ha trascinato nel baratro
ogni cosa. Ed il presidente Nkurunziza, a Roma per l’incontro con Benedetto XVI e
per prendere parte al vertice Fao sulla sicurezza alimentare, sottolinea i grandi
sforzi dello Stato, che si sono tradotti in riforme importanti, come quella sanitaria,
che prevede la gratuità di cura per i bambini fino ai cinque anni e per le donne in
gravidanza, la nascita di una scuola primaria pubblica, ed ancora la ricostruzione
del Paese, in quella che egli stesso definisce una straordinaria opera di riconciliazione
attraverso il lavoro comunitario che coinvolge tutta la popolazione nell’edificazione
di scuole, ospedali e residenze, anche per le migliaia di profughi che stanno tornando
in Burundi dopo la fine della guerra. Ed è proprio sul fronte della riconciliazione
e dello sviluppo che la Chiesa gioca un ruolo importantissimo. Il presidente Nkurunziza:
R.
– Nous sommes dans une phase de préparation électorale … Ci troviamo in
una fase di preparazione elettorale e di riconciliazione nazionale; in ogni ambito
in cui la Chiesa è in qualche modo coinvolta, abbiamo fatto questo percorso di riconciliazione
nazionale; perfino attraverso la Commissione nazionale la Chiesa cattolica ha svolto
un ruolo, perché la riconciliazione ed il perdono sono i valori caratterizzanti del
cristiano. La Chiesa, dunque, svolge un ruolo molto importante in questa cruciale
fase di riconciliazione nazionale.
E’ sull’agricoltura
che il Burundi punta per il proprio futuro: già 25 milioni gli alberi da frutto che
sono stati piantati negli ultimi anni; altri 40 milioni verranno piantati entro il
2010. La produzione di frutta da esportare può dunque diventare il motore di un’economia
tanto giovane quanto desiderosa di sviluppo: quello sviluppo che parte dalla pace.