Orissa: delegazione europea incontra le vittime dei pogrom anticristiani
I rappresentanti di cinque Paesi dell’Unione europea sono in visita in Orissa. Scopo
della missione è verificare la condizioni dei rifugiati cristiani, accertare la situazione
della sicurezza nella zona e incontrare alcuni sopravvissuti alle violenze indù che
hanno insanguinato la regione. I delegati di Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia
e Islanda non hanno ricevuto il permesso da New Delhi di visitare il distretto del
Kandhamal. Ieri hanno incontrato Manmohan Praharaj, direttore generale della polizia
a Cuttack, insieme ad altri alti ufficiali. E prima ancora hanno dialogato con 10
vittime dei pogrom, accompagnate nella capitale dello Stato, presso l’arcivescovado
di Bhubaneswar-Cuttack. A seguito dell’incontro privato con gli scampati ai pogrom
- riferisce l'agenzia AsiaNews - i rappresentanti dei cinque Paesi del nord Europa
non hanno rilasciato dichiarazioni. Aoulsen Ole Lonsmann, ambasciatore di Danimarca
e membro della delegazione, ha parlato di una “discussione privata” il cui contenuto
“non può essere diffuso in pubblico”. Oggi i cinque inviati visiteranno Kalahandi
e Koraput per sincerarsi anche della situazione della regione alle prese con i ribelli
maoisti. Mons. Raphael Cheenath, arcivescovo di Bhubaneswar-Cuttack, afferma che i
cinque inviati hanno manifestato “preoccupazione” per la situazione, ma aggiunge che
“hanno ascoltato le vittime, ma non hanno promesso nulla”. Il vescovo ha manifestato
loro l’angoscia per le persone che ad oltre un anno dai pogrom vivono ancora lontano
da casa e sotto minaccia. “Pensiamo che circa 50mila persone abbiano abbandonato il
Kandhamal durante le rivolte”, ha detto mons. Cheenath. “Ora il 50% di esse ha fatto
ritorno, ma stanno affrontando problemi per le abitazioni e il governo dello Stato
dovrebbe affrontare con più serietà questo problema”. (R.P.)