I vescovi argentini difendono una norma del Codice civile che impedisce i matrimoni
gay, criticata da un giudice
I vescovi dell’Argentina, in una dichiarazione del Comitato permanente, hanno definito
un “grave allontanamento dalle leggi” che regolano la vita del Paese la sentenza di
un giudice che ha dichiarato incostituzionale il Codice Civile poiché vieta il matrimonio
fra persone dello stesso sesso. Dall’altra parte, i presuli, ritengono che la decisione
del Capo del governo della città di Buenos Aires che ha bloccato la possibilità di
appellare questo verdetto “sia una leggerezza”. Il verdetto del giudice è considerato
da parte dell’Episcopato una “decisione illegale” e quella del capo del governo cittadino
“una decisione politica”. Ad ogni modo, osservano i vescovi, nei due casi si tratta
di “segni di grave leggerezza che creano un serio precedente legislativo sia per l’Argentina
sia per l’America Latina. “La crisi di valori che colpisce la nostra società, scrivono
i presuli argentini, fa addirittura dimenticare la stessa origine della parola matrimonio".
Già nel Diritto romano infatti il termine stabiliva il vincolo al diritto di ogni
donna a procreare figli riconosciuti espressamente all’interno della legalità. Dunque
la parola ‘matrimonium’ si riferisce in primis e giustamente a quella specifica qualità
di ‘madre’ che la donna acquisisce tramite l’unione coniugale. Spesso, prosegue il
documento episcopale, il termine è stato erroneamente associato con il sacramento
cattolico che porta lo stesso nome senza tener conto che il vocabolo, esprime appunto
una realtà già sancita nel diritto romano molto prima che il cristianesimo facesse
la sua comparsa nella storia dell’umanità”. Infine il documento, che porta la firma
di sette vescovi tra cui quella dell’arcivescovo di Buenos Aires, cardinale Jorge
Mario Bergoglio, sottolinea che la discussa e discutibile decisione del giudice in
questione “potrebbe essere considerata contraria a diversi Trattati internazionali
che hanno rango costituzionale dal 1944 come, ad esempio, la Dichiarazione Universale
dei diritti dell’uomo (art. 16); il Patto Internazionale dei diritti civili e politici
(art. 23 comma 2) e la convenzione America dei diritti dell’uomo (art. 17 comma 2
ss); strumenti giuridici dai quali si evince che solo il matrimonio formato da persone
di sesso differente è costituzionale”. (A cura di Luis Badilla)