2009-11-17 15:22:11

A Pechino, l'incontro tra Hu Jintao e Barak Obama


Riflettori della comunità internazionale puntati sulla tappa cinese del tour asiatico del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che stamani ha incontrato a Pechino il suo omologo cinese Hu Jintao. In quello che è stato ribattezzato il vertice G2 sono state affrontate tutte le questioni di più stretta attualità, dalla proliferazione nucleare al prossimo vertice sul clima di Copenaghen. Sfide che vedranno lo sforzo congiunto delle due superpotenze. Ce ne parla Marco Guerra:RealAudioMP3

Cambiamento climatico, ripresa economica, proliferazione nucleare e diritti umani. In due ore di colloquio, il presidente statunitense Obama e il suo omologo cinese Hu Jintao hanno messo a punto un approccio comune sulla maggior parte delle questioni sulle quali dovrà confrontarsi la comunità internazionale nei prossimi anni. Un incontro definito costruttivo che contribuisce ad un rafforzamento della collaborazione bilaterale tra i due Paesi, dalla quale ormai dipendono le sorti dell’intero pianeta. Di questo ne sono consapevoli anzitutto i due leader che hanno espresso l’intenzione di non far naufragare la conferenza sul clima di Copenaghen. “Senza gli sforzi congiunti dei due maggiori consumatori e produttori di energia, non può essere raggiunta una soluzione”, ha detto Obama, ribadendo la volontà di raggiungere un accordo che possa avere “effetti immediati”. Intesa ancora più completa sull’economia che mostra segnali di ripresa ed è per questo importante – hanno spiegato - che entrambi i Paesi "si oppongano e rifiutino il protezionismo". Pechino e Washington - ha assicurato Obama - lavoreranno insieme anche per scongiurare la minaccia di un Iran dotato dell'arma atomica. Il presidente americano ha quindi avvertito che ci saranno "conseguenze" se Teheran non dimostrerà che le sue intenzioni sono pacifiche. Toni più misurati infine sulla questione tibetana: Obama ha esortato le autorità cinesi ad aprire colloqui con il Dalai Lama. Le due parti hanno poi convenuto di lanciare un dialogo bilaterale sui diritti umani all'inizio dell'anno prossimo.







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