Volontari indonesiani a servizio delle popolazioni colpite dal sisma di fine settembre
Ormai sono dieci anni che gli attivisti cristiani di Humanitarian and Charity Group
(KBKK) si distinguono nell’assistenza alla popolazione colpita dai disastri naturali.
Si tratta di 400 attivisti - provenienti da ogni parte del Paese e anche di confessioni
religiose diverse - che negli ultimi tempi hanno avviato un nuovo progetto per la
ricostruzione e lo sviluppo della zona colpita dal sisma del 30 settembre scorso,
“perché – dicono gli organizzatori - servire le persone in difficoltà è innanzitutto
presentare l’amore di Dio”. L’associazione – riferisce Asianews - è nata all’indomani
della tragedia umanitaria che si è consumata nell’ex-provincia indonesiana di Timor
Est, teatro nel 1999 di una guerra sanguinosa. Allora moltissimi cattolici indonesiani
hanno aderito alla missione per soccorrere i rifugiati timoresi, fuggiti nel distretto
di Atambua per scampare alle violenze. Da ricordare il loro intervento per le vittime
dello tsunami nel 2005; ogni volta i volontari restano nelle zone, non solo per tamponare
le emergenze, ma anche per garantire il lento ritorno alla normalità. (B.C.)