Messa del cardinale Foley a Pompei per l’Ordine del Santo Sepolcro
“Possa la croce di Gerusalemme che ciascuno di noi indossa, essere testimone della
nostra fede in Gesù Cristo che soffrì, morì e resuscitò in virtù dell’amore verso
di noi”. E’ uno dei passaggi dell’omelia di ieri del cardinale John Foley, Gran Maestro
dell’ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme, in occasione della messa nella Basilica
di Nostra Signore di Pompei. In particolare il porporato – ricordando il giorno in
cui avverrà la fine del mondo – ha evidenziato che, in quell’occasione, non si indosseranno
i mantelli e le medaglie di cavalieri o dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Gli
abiti invece saranno “il nostro carattere di battesimo e di cresima, la fede di cui
abbiamo dato prova – ha evidenziato il cardinale – e le opere buone che abbiamo compiuto”.
Il porporato ha ricordato ancora che la vita eterna sarà meritata da chi ha vissuto
con “particolare generosità”, non da chi sotto la propria uniforme ha nascosto falsità
per ottenere “attenzioni o preferenze particolari”. (B.C.)