La Chiesa ortodossa greca difende il Crocifisso nelle scuole
L'arcivescovo di Atene Ieronymos, Primate della Chiesa ortodossa autocefala di Grecia,
si è detto disponibile a convocare un Sinodo straordinario per la prossima settimana
per individuare un piano d'azione nel timore che la sentenza della Corte europea sulla
presenza del Crocifisso nelle scuole italiane possa rappresentare un precedente anche
per la Grecia. L’arcivescovo – riferisce l’Osservatore Romano - ha fatto appello ai
cattolici per arginare questa "minaccia ai simboli cristiani" e in particolare ha
espresso riserve sui giudici "che ignorano il ruolo del cristianesimo nella formazione
dell'identità dell'Europa". La posizione espressa dal primate ortodosso segue un tentativo
da parte dell'Osservatorio per l'applicazione degli accordi di Helsinki in Grecia
(Espe) di far ordinare da un tribunale, sulla scia della decisione europea sull'Italia,
la rimozione di tutti i simboli religiosi dalle scuole, dagli edifici pubblici e dalle
aule di giustizia. Intanto si levano le voci per chiedere al governo come intenderà
comportarsi se la sentenza sul Crocifisso riguarderà tutta l’Europa. Al momento l’esecutivo
di Atene ha affermato che le priorità della scuola sono altre ma già il vescovo ortodosso
di Thessaloniki, Anthimos, ha detto di sperare che il governo faccia ricorso contro
qualsiasi pronunciamento del tribunale greco o europeo che obblighi a rimuovere i
simboli religiosi dalle scuole del Paese. "Presto i giovani non avranno più nessun
simbolo che li protegga" ha aggiunto il vescovo di Phthiotis, Nikolaos, "gli idoli
del calcio e del pop sono dei poveri sostituti". (B.C.)