Appello del primate anglicano Williams per una collaborazione tra Ong e comunità religiose
“Nuove prospettive di fede e sviluppo”. E’ intorno a questo tema che a Londra, l’arcivescovo
di Canterbury Rowan Williams ha riflettuto nel corso di un incontro nella sede dell’associazione
fondata dall’ex premier britannico Tony Blair. Il primate anglicano ha evidenziato
che è necessario uno scambio reciproco di esperienze tra le Ong che lavorano nei Paesi
poveri e le comunità religiose di quei Paesi affinché – si legge sull’Osservatore
Romano – sia possibile una “distribuzione di dignità” da affiancare al processo di
presa di coscienza dei diritti dell’uomo. Lo sviluppo – ha ricordato l’arcivescovo
– deve intendersi come “un aspetto di una più ampia crescita della dignità umana”.
Non bisogna dunque cadere nell’errore di limitarsi a pensare che i Paesi ricchi debbano
concedere maggiori aiuti economici ma invece trovare “un reciproco scambio di doni”.
Fondamentale in tal senso che le ong laiche imparino ad allacciare proficui rapporti
con le comunità religiose e d’altra parte i membri dei gruppi religiosi devono approfondire
la conoscenza delle radici economiche della povertà. Il primate anglicano ha anche
riconosciuto che la diffidenza di molte Ong è legata ad un costante accentuarsi del
proselitismo religioso e che però va ricordato che “la fede in Dio va testimoniata”
ma è necessario rimanere vigili. “A volte si esagera nel presentare la negatività
dell’azione dei predicatori – ha detto – e non si considerano i vantaggi della collaborazione”.
(B.C.)