Cordoglio nella Chiesa ortodossa serba per la morte stamane del patriarca Pavle
È morto questa mattina a Belgrado il patriarca della Chiesa ortodossa serba, Pavle,
al secolo Gojko Stojcevic. La notizia è stata diffusa dalla stampa locale. Pavle aveva
95 anni ed era patriarca dal 1990. Aveva più volte denunciato le condizioni critiche
della popolazione cristiana del Kosovo, gli attacchi contro i monasteri e i cimiteri
cristiani, le aggressioni verso i religiosi, di cui lui stesso era stato vittima,
e l’esodo forzato oltre i confini kosovari. Il suo ministero era iniziato durante
il periodo cruciale della disgregazione della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia
e Pavle, pur facendo restare la Chiesa serba lontana dalle lotte politiche, aveva
rivolto numerosi messaggi al popolo e alle autorità affinché i conflitti potessero
risolversi in modo pacifico, il processo democratico fosse riconosciuto e si creasse
in Serbia uno Stato democratico. Nel 1999 aveva spostato il patriarcato di Serbia
da Belgrado - in cui era stato trasferito negli anni '30 del secolo scorso - all'antica
sede di Peć per essere vicino ai pochi fedeli ortodossi rimasti, dopo gli ultimi esodi,
in una regione a stragrande maggioranza etnica albanese. A causa delle sue condizioni
di salute il Sinodo aveva dichiarato nell'aprile 2007 il metropolita di Zagabria guardiano
del trono di San Sava facente funzioni patriarcali. In maggio Pavle era però tornato
a svolgere pienamente le proprie funzioni fino al nuovo ricovero, nel novembre 2007;
quindi il Sinodo aveva nominato il metropolita del Montenegro Amfilohije Radović nuovo
guardiano del trono, senza sostituire, comunque, ufficialmente Pavle alla guida della
Chiesa ortodossa serba. (L.G.)