Nuovi attacchi in Afghanistan e Pakistan: 12 morti a Peshawar
Una nuova giornata di sangue per l’Afghanistan e il Pakistan. Due sanguinosi attentati
firmati da gruppi di ribelli talebani sono stati messi a segno contro una base Nato
a Kabul e a Peshawar contro gli uffici dell’intelligence militare pakistana.
Il servizio di Marco Guerra:
Veicoli imbottiti
di esplosivo lanciati da un attentatore suicida contro obiettivi militari. Anche la
dinamica unisce i cruenti attacchi dei talebani che, in Afghanistan e Pakistan, prendono
la forma di una vera e propria controffensiva alle vaste operazioni della forza internazionale
lanciate nelle aree tribali. A Kabul, è stata presa di mira la base di Nato di Fort
Phoenix, all’esterno della quale un kamikaze si è fatto esplodere al passaggio di
un convoglio, ferendo quattro militari straneri e quattro civili afghani. Più devastante
l’attacco oltre frontiera, che ha colpito la sede dei servizi segreti militari
pakistani a Peshawar. Nell’esplosione sono morte 12 persone e altre
35 sono rimaste ferite. Un altro attentato suicida contro un commissariato
a Bannu, nel nordovest, sono rimasti uccisi sette poliziotti. In Afghanistan,
si teme un incremento della violenza in vista dell’insediamento del presidente Karzai.
E proprio intorno al futuro impegno del Capo dello Stato ruotano le riserve ancora
da sciogliere in merito alla nuova strategia degli Stati Uniti. L’avvertimento lanciato
ieri da Obama al termine del consiglio di guerra è perentorio: il governo afghano
dovrà infatti dimostrare di voler combattere la corruzione e di saper ristabilire
in tempi ragionevoli il controllo sul terreno se vorrà avvalersi dell’aumento delle
truppe Usa, che comunque non sarà illimitato. Su questo fronte, continua il confronto
anche tra gli altri Paesi della Nato che, stando a quanto richiesto oggi dal premier
britannico Brown, potrebbero contribuire con totale di altri 5 mila soldati.
Medio
Oriente Sfuma nel nulla la speranza dei palestinesi di convocare le elezioni
legislative e presidenziali palestinesi per il 24 gennaio 2010. Il rinvio a tempo
indeterminato è stato deciso dalla Commissione addetta all’organizzazione del voto,
vista l’impossibilità di garantire l’accesso alle urne per gli elettori della Striscia
di Gaza sotto il controllo di Hamas. Intanto, si registra un nuovo incidente di frontiera
lungo il confine tra Israele e la striscia di Gaza: i soldati dello Stato ebraico
hanno aperto il fuoco contro cinque palestinesi che si avvicinavano ai reticolati,
uccidendo uno di essi.
Corea del Nord Useremo tutti i “più spietati
mezzi militari” a protezione della frontiera marittima. Così la Corea del Nord a tre
giorni dallo scontro a fuoco di martedì scorso nel mar Giallo, avvenuto tra le motovedette
di Seul e Pyongyang. Intanto, Stati Uniti e Giappone concordano sul fatto che per
la Corea del Nord “resta di vitale importanza” riprendere la via maestra del disarmo
nucleare con il confronto del negoziato a sei. In proposito, il presidente americano,
Barak Obama, ha dato il via libera alla missione di un inviato del Dipartimento di
Stato a Pyongyang, per riprendere i contatti diretti in seguito ai test missilistici
e al test nucleare nordcoreani.
Myanmar: appello contro i domiciliari di
Aung San Suu Kyi L’avvocato dell’attivista per i diritti umani, Aung San Suu
Kyi, ha depositato un appello alla Corte Suprema contro la condanna agli arresti domiciliari.
Lo stesso legale ha quindi precisato che non sa quanto tempo l’organismo impiegherà
per decidere se accoglierlo o meno. Da parte sua, un alto funzionario del Ministero
degli esteri ha detto questa settimana che Aung Suu Kyi potrebbe essere rilasciata
presto, potendo contribuire così a preparare il partito, la Lega Nazionale per la
Democrazia (Nld), per le elezioni del prossimo anno.
Crisi bilaterale fra
Thailandia e Cambogia Cresce la tensione tra Thailandia e Cambogia, dopo l’espulsione
di entrambi i diplomatici dai rispettivi Paesi in seguito alla nomina a consigliere
economico del governo cambogiano dell'ex premier thailandese, Thaksin Shinawatra.
Quest’ultimo, in un discorso a Phnom Penh, ha comunque sottolineato la necessità di
una sinergia economica con la Thailandia. Il governo di Bangkok annuncia una possibile
“revisione” dei progetti di aiuto alla Cambogia, un Paese ancora povero e arretrato.
Washington:
sotto sequestro quattro moschee e un grattacielo Intrapresa un'azione legale
mirata alla confisca di quattro moschee e di un grattacielo in America, dalla California
al Maryland. I luoghi sequestrati erano della Alavi Foundation, una no-profit islamica.
Secondo la procura di New York, la fondazione non ha rispettato la legge sul riciclaggio
di denaro sporco, trasferendo fondi al governo di Teheran e finanziando il programma
nucleare degli ayatollah. Barack Obama ha rinnovato lo stato di emergenza nazionale
relativo ai rapporti tra Usa e Iran, che risale al 1979 e che prevede sanzioni economiche
e sequestri di beni.
Alta la tensione tra il governo centrale di Mosca e
ribelli ceceni Tre guerriglieri sospetti sono stati uccisi in Inguscezia, una
regione caucasica russa ad ovest della Cecenia. La polizia aveva intimato alla macchina
sulla quale viaggiavano i sospettati di fermarsi e di farsi riconoscere, ha dichiarato
Madina Khadziyeva, portavoce del Ministero dell’interno ceceno. In risposta, gli uomini
hanno aperto il fuoco, rimanendo uccisi.
Ghana Grave incidente in
una miniera d’oro del Ghana. Sono 18 le vittime di un crollo avvenuto all’interno.
Il fatto - il più grave nella storia del Paese africano - è accaduto nella zona di
Dompoase.
Italia - giustizia In Italia, è ancora scontro sulla giustizia.
Il disegno di legge per introdurre il cosiddetto "processo breve" è stato depositato
ieri in Senato con le firme di Pdl e Lega. Puntuali sono arrivate le polemiche dall’opposizione,
che annuncia battaglia, e dall’Associazione nazionale magistrati (Anm) che parla di
un testo anticostituzionale. La norma prevede che la prescrizione scatti dopo due
anni dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero per i processi in
corso in primo grado e per reati “inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione”.
Fusioni
compagnie aeree Entro il 2010, nascerà il più grande gigante dei cieli. Ieri,
dopo più di un anno di negoziati, Iberia e British Airways hanno siglato un memorandum
d'intesa per la loro fusione. La nuova compagnia conterà su una flotta di 419 velivoli
e 205 destinazioni. (Panoramica internazionale a cura Marco Guerra)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 317 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.