I vescovi denunciano danni alla popolazione di Mindanao a causa dei pesticidi
Appello per la messa al bando delle fumigazioni aeree di pesticidi e di fertilizzanti
sulle coltivazioni di banane dell’isola di Mindanao. Il cardinale Gaudencio Rosales,
arcivescovo di Manila, insieme con il vescovo di Caloocan, monsignor Deogracias Iniquez,
e ai vescovi ausiliari di Manila Bernando Cortez e Broderick Pabillo, scrive alla
presidente delle Filippine Gloria Macapagal Arroyo: “Siamo vicini alla gente di Mindanao
nel lavorare per liberarci da questa pratica immorale della diffusione aerea di insetticidi,
una pratica che mette a rischio la salute e la dignità umana”. In gennaio una Corte
d’appello aveva dichiarato anticostituzionale un’ordinanza del Consiglio comunale
della città di Davao, risalente al 2007, che vietava ogni tipo di fumigazione aerea
sulle piantagioni di banane. Contro queste pratiche, cominciate nei dintorni di Davao
nel 2000, hanno preso posizione anche gruppi di contadini e organizzazioni della società
civile che accusano malattie respiratorie e dermatiti sofferte anche dai bambini.
I gruppi di pressione sostengono inoltre che i prodotti chimici hanno contaminato
pozzi e fiumi. L’associazione di categoria dei coltivatori di banane di Davao, che
riunisce 34 aziende, ha risposto alla lettera dei religiosi respingendo le accuse
di dannosità delle fumigazioni e contestando i risultati di uno studio commissionato
dal ministero della Sanità nel 2006, relativo ai villaggi nei distretti di Camocaan,
Hagonoy e Davao del Sur, quelli su cui si basano le accuse. (C.P.)