Sudan: preoccupazione del vescovo di Rumbek per i prossimi appuntamenti elettorali
Occorre intensificare gli sforzi per preparare la popolazione e i leader del sud Sudan
alle elezioni del 2010 e al referendum sull’indipendenza del 2011. Lo afferma in una
dichiarazione, citata dall’agenzia CISA di Nairobi, mons.Cesare Mazzolari, vescovo
di Rumbek, nel sud Sudan. In base all’Accordo inclusivo di pace (Comprehensive Peace
Accord Cpa), firmato a Nairobi nel 2005 dal governo di Khartoum e dai leader del Sudan
People Liberation Moviment (SPLM, il gruppo che per 20 anni ha combattuto contro le
autorità centrali sudanesi nel sud Sudan), nel sud Sudan si è insediata un’amministrazione
autonoma, con il compito di preparare le elezioni del 2010 e il referendum del 2011,
con il quale la popolazione sud sudanese deciderà se restare unita al governo di Karthoum
oppure dare vita ad uno Stato indipendente. Secondo Mons. Mazzolari “forze esterne”
hanno avviato da tempo “l'indebolimento del libero processo elettorale e delle procedure
democratiche nel Sudan meridionale”, aggiungendo che se la comunità internazionale
non interviene immediatamente, sarà troppo tardi per la popolazione del Sud Sudan.
Il vescovo di Rumbek si è detto fiducioso sulle capacità dei sudanesi di affrontare
con coraggio gli ostacoli e le difficoltà apparentemente insormontabili. Mons. Mazzolari
nota anche che dalla firma del Cpa vi è stato un aumento allarmante della criminalità
e delle condizioni di povertà estrema, che ha portato all’insicurezza dilagante, a
disordini, e a forme di violenza brutale. Gli scontri che si susseguono tra le popolazioni
del sud Sudan rischiano di degenerare in una guerra aperta, afferma mons. Mazzolari.
La Chiesa in Sudan, secondo mons. Mazzolari deve insistere sul fatto che mediatori
del Cpa e i Paesi del dell'Igad (Inter Governmental Authority on Development, che
si sono fatti garanti delle intese), insieme alla comunità internazionale, devono
esercitare tutta la loro influenza per controllare l’applicazione dell’accordo di
pace. Mons. Mazzolari aggiunge che si deve esercitare uno sforzo globale da parte
delle agenzie internazionali a livello politico e delle chiese a livello ecumenico,
per creare la coscienza civica necessaria per far sì che le elezioni siano veramente
libere e democratiche. Occorre educare la popolazione e ottenere garanzie di non interferenza
dal governo di Khartoum nel processo elettorale con la presenza di osservatori esterni.
(R.P.)