2009-11-12 14:31:55

L'intervento del cardinale Bagnasco a chiusura dell'Assemblea generale della Cei


“Sono stati giorni intensi di grande fraternità episcopale e di preghiera con il Papa, Primate d’Italia, che si è unito a noi tramite il messaggio inviato all’Assemblea”. Nella conferenza stampa di chiusura della 60.ma Assemblea generale dei vescovi italiani, il cardinale presidente Angelo Bagnasco, ha rinnovato l’invito a quanti hanno responsabilità istituzionali in Italia a “calare il tono e la tensione della naturale dialettica politica democratica per salire al piano superiore del vero bene del Paese, in modo particolare dei soggetti in difficoltà a partire dalla famiglia”. Da Assisi, il servizio di Luca Collodi. RealAudioMP3

L’Assemblea ha approvato la bozza del nuovo Rito delle Esequie. Si tratta della versione italiana del libro liturgico ufficiale utilizzato nelle veglie di preghiera e nei funerali. Sono state previste delle formule di esequie che regolarizzano il rito della cremazione. La conservazione delle ceneri deve avvenire in luoghi consacrati, possono essere benedette ma a condizione che la cremazione e la conservazione non rappresentino la volontà di negare il valore dell’immortalità dell’anima e la resurrezione della carne. Il cardinale presidente, durante la conferenza stampa conclusiva, è tornato a parlare della sentenza europea sul Crocifisso auspicando un ripensamento sulla questione: è una sentenza che non riusciamo a comprendere - ha detto - fuori dalla realtà, in parte sicuramente ideologica. Chi ha sentenziato - ha aggiunto - forse non conosce la storia del popolo italiano. Non è un buon servizio a quel cammino europeo in cui crediamo anche come Chiesa, che deve avere un’anima spirituale perché l’economia, la politica, non possono essere l’anima del nuovo soggetto sovranazionale. Sul ruolo della stampa, i vescovi, ricordando la responsabilità che i media hanno nella formazione della coscienza delle persone, hanno sottolineato la necessità di una forte responsabilità del giornalista in vista di una corretta informazione. Sulle nuove dinamiche politiche italiane, i vescovi si augurano che i cattolici – ovunque siano – possano portare il loro contributo alla politica del Paese. Sul no all’ora di religione islamica a scuola, il porporato sottolinea che non è in discussione la libertà religiosa. La presenza della religione cristiana e cattolica a scuola dipende dalla cultura e dalla storia italiana. Senza la conoscenza del fatto religioso è infatti difficile comprendere la nostra storia e la nostra letteratura”. Intanto, In Abruzzo, per Natale, molte Chiese colpite dal sisma potrebbero restare chiuse. Ma le collaborazioni previste mesi fa in ordine alla ricostruzione delle Chiese, luoghi importanti della storia locale, stanno avendo buoni esiti. Sui fatti di Alba Adriatica, a Pescara, dove gruppi di cittadini hanno attaccato famiglie Rom per ritorsione all’uccisone di un giovane del luogo, il cardinale presidente è tornato a sottolineare l’importanza dell’educazione in particolare dei giovani che deve mobilitare ogni realtà del Paese, a partire dalla scuola e dalla famiglia. Nell’omelia della Messa di chiusura dell’Assemblea generale della Cei, il cardinale Bagnasco ha invitato i vescovi a liberarsi da calcoli, progetti e ambizioni personali per custodire in modo integrale il patrimonio della fede. Il cardinale ha poi ricordato il 50.mo anniversario della Consacrazione dell’Italia al Cuore Immacolato di Maria. “Una devozione alla Madonna che non subisce tracolli nel tempo, superando indenne e feconda le temperie culturali più diverse”.







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