Fino a domani a Midrand, in Sudafrica, si tiene la “Seconda Settimana africana dell’acqua”:
un’iniziativa – riferisce l'agenzia Misna – che intende rafforzare la cooperazione
regionale e continentale nei settori dell’acqua e della bonifica. Divisa in quattro
sessioni di lavoro, la settimana prevede che tutti i partecipanti – politici, organizzazioni
internazionali e non governative, società civile e operatori del settore – traccino
innanzitutto un bilancio dei progressi ottenuti nell’accesso all’acqua potabile e
nel settore delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie. L’accesso delle popolazioni
africane all’acqua fa parte degli otto Obiettivi del Millennio per lo sviluppo che
l’Onu vorrebbe raggiungere entro il 2015. Oggi, almeno un miliardo di persone nel
mondo – l’80% in Africa – non ha accesso all’acqua potabile; si stima inoltre che
2 miliardi e 300 milioni soffrano di malattie provocate da acqua malsana e che 5 milioni
di persone, numerosi i bambini, muoiano ogni anno a causa di mancanza o scarsità di
risorse idriche. Esperti e attivisti considerano l’accesso all’acqua un diritto umano
fondamentale e chiedono alle Nazioni Unite di inserire la questione nell’agenda della
Conferenza sui cambiamenti climatici di Copenhagen. (B.C.)