2009-11-12 15:44:10

Corso di formazione in Vaticano per la sicurezza sul lavoro


E’ in corso in Vaticano il seminario di formazione per gli incaricati e delegati della sicurezza nei luoghi di lavoro dello Stato della Città del Vaticano. L’iniziativa, promossa dal Governatorato, punta alla formazione dei responsabili delle varie Amministrazioni dello Stato sui temi della prevenzione degli incidenti sul lavoro e la tutela della salute dei lavoratori, laici e religiosi. Gli uffici interessati al corso di formazione sono, tra gli altri, la Segreteria di Stato, le Congregazioni, l’Apsa, la Fabbrica di San Pietro, l’ospedale Bambin Gesù, la Radio Vaticana e il centro radio di Santa Maria di Galeria, le Ville Pontifice di Castel Gandolfo. Al microfono di Luca Collodi, il delegato del cardinale Giovanni Layolo, presidente del Governatorato, per il servizio della Sicurezza e della tutela della salute dei lavoratori in Vaticano, Pierpaolo Di Mattia.RealAudioMP3

R. – Il Vaticano ha messo a punto una normativa interna proprio per venire incontro alle esigenze dei lavoratori. E’ un piccolo Stato, però all’interno del Vaticano ci sono tantissime attività lavorative, edilizie e di terziario, che vanno tutelate nel loro svolgimento quotidiano.

 
D. – Quindi, le piccole dimensioni dello Stato vaticano non tolgono spazio all’attenzione per la sicurezza e la salute di chi lavora...

 
R. – No, a maggior ragione. E’ una situazione piccola però con tutte le problematiche legate alla sicurezza sul lavoro. Ecco perché il Vaticano da diversi mesi ha voluto dotarsi di una propria legge, senza fare più riferimento alla normativa italiana e in generale a quella europea. Ed ecco anche perché le persone che si occuperanno di questo particolare problema devono essere formate. E’ una delle priorità del servizio per la sicurezza e la salute dei lavoratori, che attraverso l’appoggio del cardinale presidente, ed anche l’autorizzazione della Segreteria di Stato, ci ha permesso di organizzare per la prima volta un corso di formazione vero e proprio, che si sviluppa su circa cinquanta ore formative in aula, con esperti del settore, che svilupperanno le tematiche della valutazione dei rischi lavorativi.

 
D. – Parliamo dell’indotto. Sono molte le ditte esterne che lavorano, a vario titolo, in Vaticano?

 
R. – Quando parliamo di Vaticano non parliamo solo delle mura, ma anche di molte zone extraterritoriali, che sono una cinquantina, ma soprattutto di tutto il personale esterno. Ad esempio, ci sono circa 200 ditte edili che gravitano all’interno dello Stato, con piccoli e grandi lavori. Proprio per questo bisogna essere attenti, ed anche molto più attenti di quello che succede in Italia, alla normativa di sicurezza e quindi alla tutela di questi addetti all’edilizia ma anche delle altre attività.

 
D. – L’antincendio, ad esempio, ma anche il primo soccorso…

 
R. – Sì, l’antincendio, il primo soccorso per quanto riguarda l’incidente banale: la scivolata, la caduta. Ma poi, c’è la valutazione vera e propria del rischio. Praticamente ogni addetto alla sicurezza, che gli Enti vaticani hanno nominato in questi mesi, dovrà valutare i rischi lavorativi delle proprie unità produttive. Quindi, dal momento che questo, molto spesso, è rivolto a persone che finora non hanno avuto una valida preparazione tecnica, era necessario fare un corso che offrisse una prima informazione generale sull’argomento. Ma chiaramente, il servizio sarà sempre a disposizione per poter accompagnare ogni realtà lavorativa nello sviluppo della valutazione rispetto ai progetti di lavoro che vengono ideati e realizzati. (Montaggio a cura di Maria Brigini)







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